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ponedeljek, 4. december 2006

o6 TU (Umberto Tozzi)





Tu stiamo qui stiamo là
c'è l'amore a cena e tu
dimmi sì se ti va
il mio letto è forte e tu
pesi poco di più della gommapiuma
tu perchè tu non ci sei
e mi sto spogliando.
Tu quanti anni mi dai
ho un lavoro strano e
tu ma va là che lo sai
vista da vicino tu
sei più bella che mai
baci da un minuto
tu non ne dai, non ne dai
chi ti ha fatto entrare.
Tu, chi mi brucia sei tu
e anche la mia marcia in più
ed un po' di follia
quanto basta perchè tu
come lei non sei mia
se mi fai l'amore
ti canterò
come se fossi una canzone.
Canterò e camminando sveglierò chi sta
sognando più di me
al mondo siamo io e te ragazza triste.
Canterò la pioggia perchè venga giù il
vento che si calmi un po'
il cielo perchè sia più blu e mi sorrida tu.
Tu, non sarai mica tu
una saponetta che
scivolando non c'è
dimmi che da un'ora tu
hai bisogno di me
che ti ossigeno di più
dimmi che non sei tu
un miraggio, ma sei tu.

torek, 17. oktober 2006

o5 TI AMO (Umberto Tozzi)




Ti amo,
un soldo
ti amo,
in aria
ti amo
se viene testa vuol dire che basta
lasciamoci.
ti amo, io sono, ti amo, in fondo un uomo
che non ha freddo nel cuore, nel letto
comando io
ma tremo davanti al tuo seno,
ti odio e ti amo,
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa
prendimi l'altra metà
oggi ritorno da lei
primo Maggio, su coraggio
Io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
apri la porta a un guerriero di carta igienica
e dammi il tuo vino leggero
che hai fatto quando non c'ero
e le lenzuola di lino
dammi il sonno di un bambino
che fa
sogna
cavalli e si gira
e un po' di lavoro
fammi abbracciare una donna che stira
cantando
e poi fatti un po' prendere in giro
prima di fare l'amore
vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce
io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
ti amo, ti amo, ti amo ti amo
e dammi il tuo vino leggero
che hai fatto quando non c'ero
e le lenzuola di lino
dammi il sonno di un bambino
che fa
sogna
cavalli e si gira
e un po' di lavoro
fammi abbracciare una donna che stira
cantando
e poi fatti un po' prendere in giro
prima di fare l'amore
vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce
io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
ti amo.

torek, 16. maj 2006

o3 SI PUÒ DARE DI PIÙ (Umberto Tozzi)









In questa notte di venerdì
perché non dormi perché sei qui
perché non parti per un week-end
che ti riporti dentro di te
Cosa ti manca cosa non hai
cos'é che insegui se non lo sai
se la tua corsa finisse qui
forse sarebbe meglio cosi
Ma se afferri un'idea
che ti apre una via
e la tieni con te o ne segui la scia
risalendo vedrai quanti cadono giù
e per loro tu poi fare di più
In questa barca persa nel blu
noi siamo solo dei marinai
tutti sommersi non solo tu
nelle bufere dei nostri guai
Perché la guerra la carestia
non sono scene viste in TV
e non puoi dire lascia che sia
perché ne avresti un po colpa anche tu.
Si può dare di più perché é dentro di noi
si può dare di più senza essere eroi
come fare non so non lo sai neanche tu
ma di certo si può...dare di più
Perché il tempo va sulle nostre vite
rubando i minuti di un eternità
E se parlo con te e ti chiedo di più
È perché te sono io non solo tu
Si può dare di più perché é dentro di noi
si può dare di più senza essere eroi
come fare non so non lo sai neanche tu
ma di certo si può...dare di più 




 



četrtek, 19. junij 2003

o4 GLORIA (Umberto Tozzi)




Gloria,
manchi tu nell'aria,
manchi ad una mano,
che lavora piano,
manchi a questa bocca,
che cibo più non tocca
e sempre questa storia
che lei la chiamo Gloria.
Gloria,
sui tuoi fianchi
la mattina nasce il sole
entra odio ed esce amore
dal nome Gloria.
Gloria,
manchi tu nell'aria,
manchi come il sale,
manchi più del sole 
sciogli questa neve
che soffoca il mio petto
t'aspetto Gloria.
Gloria, Gloria,
chiesa di campagna, Gloria,
acqua nel deserto, Gloria,
lascio aperto il cuore, Gloria,
scappa senza far rumore,
dal lavoro dal tuo letto
dai gradini di un altare
ti aspetto Gloria.
Ah,ah, Gloria,
per chi attende il giorno
e invece di dormire,
con la memoria torna
a un tuffo nei papaveri,
in una terra libera
per chi respira nebbia,
per chi respira rabbia,
per me che senza Gloria,
con te nuda sul divano
faccio stelle di cartone
pensando a Gloria.

sreda, 4. junij 2003

o2 GLI ALTRI SIAMO NOI (Umberto Tozzi)




Non sono stato mai più solo di così
è notte ma vorrei che fosse presto lunedì
con gli altri insieme a me per fare la città
con gli altri chiusi in se che si aprono al sole
come fori quando si risvegliano si rivestono
quando escono, partono, arrivano
ci somigliano angeli avvoltoi
come specchi gli occhi nei volti
perché gli altri siamo noi.
I muri vanno giù al soffio di un'idea
Allah come Gesù in chiesa o dentro una moschea
e gli altri siamo noi ma qui sulla stessa via
vigliaccamente eroi lasciamo indietro i pezzi di altri nodi
che ci aspettano e si chiedono
perché nascono e subito muoiono
forse rondini foglie d'Africa
ci sorridono di malinconia
e tutti vittime e carnefici
tanto prima o poi gli altri siamo noi.
Quando cantano
quando piangono
gli altri siamo noi.
In questo mondo gli altri siamo noi.
Quando nascono
quando muoiono
gli altri siamo noi.
Noi che stiamo in comodi deserti
di appartamenti e di tranquillità
lontani dagli altri
ma tanto prima o poi gli altri siamo noi.
In questo mondo piccolo oramai
gli altri siamo noi.
Fra gli indios e gli indù
ragazzi in farmacie
che ormai non ce la fanno più
famiglie di operai licenziati dai robot
e zingari dell'est in riserve di periferia
siamo tutti vittime e carnefici
tanto prima o poi gli altri siamo noi.
l' Amazzonia
il Sudafrica
gli altri siamo noi.
in questo mondo gli altri siamo noi
siamo noi siamo noi.
Quando sparano
gli altri siamo noi
in questo mondo piccolo oramai.



 



četrtek, 8. maj 2003

o1 GENTE DI MARE (Umberto Tozzi)










A noi che siamo gente di pianura, navigatori esperti di città
e il mare ci fa sempre un po' paura, per quell'idea di troppa libert
à.
Eppure abbiamo il sale nei capelli, del mare abbiamo la profondit
à, 
 e donne infreddolite negli scialli, che aspettano che cosa non si sa.
Gente di mare che se ne va, dove gli pare, dove non sa, 

gente che muore di nostalgia, ma quando torna dopo un giorno muore per la voglia di andare via.
E quando ci fermiamo sulla riva
lo sguardo all'orizzonte se ne va
portando il pensiero alla deriva,
per quell'idea di troppa libert
à.
Gente di mare
che se ne va, dove gli pare, dove non sa,
gente corsara che non c'
è più, gente lontana che porta nel cuore
questo grande fratello blu. 

Ma di là del mare c'è qualcuno che
c'
è qualcuno che non sa niente di te.
Gente di mare
che se ne va, dove gli pare, dove non sa
noi prigionieri in questa citt
à, viviamo sempre di oggi e di ieri
inchiodati dalla realt
à, e la gente di mare, va.