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ponedeljek, 25. junij 2007

21 YUPPI DU (Adriano Celentano)


 
Yuppi Du ,Yuppi Du.
There's a fragrance of love in the air,
it's penetrating far deep in my heart;
and the star was reborn in the sky
and it died the day she went away.
Yuppi Du, Yuppi Du.
I feel the sound of a thousand colours
which paint this scene, this act of love.
I hear the music that comes from the water
that rises from bowels of the Earth.
Yuppi Du, Yuppi Du.
Now before me a cemetery do I see
where all the arms of war are buried deep;
and from the Heaven descends a Grand Feast
where all the nations of the world are united.
Yuppi Du, Yuppi Du. 




sreda, 25. april 2007

2o VIOLA (Adriano Celentano)


Viola
Soli nella campagna
Viola
col vento che ti spettina un po'
stesa sul fieno mentre il sola va giù.
una stella sul prato sei tu!
Viola
dormono le farfalle,
Viola
che incanto questa notte per noi!
mi sento forte, la mia forza sei tu,
stringimi sempre, amami così
Vero come la campagna
il nostro grande amor.
la rugiada all'alba bagna
i nostri corpi, uniti in un fior!
Vedi, si sveglia il sole
e ancora ti ritrova con me!
tutto è più bello, più bello perché
dove c'è l'erba, amore e vita c'è!




sreda, 17. januar 2007

18 UNA CAREZZA IN UN PUGNO (Adriano Celentano)


A mezzanotte sai
che io ti penserò
ovunque tu sarai, sei mia
e stringerò il cuscino fra le braccia
mentre cercherò il tuo viso
che splendido nell'ombra apparirà
mi sembrerà di cogliere
una stella in mezzo al ciel,
così tu non sarai lontano
quando brillerai nella mia mano.
Ma non vorrei che tu
a mezzanotte e tre,
stai già pensando a un altro uomo.
Mi sento già sperduto
e la mia mano
dove prima tu brillavi,
è diventata un pugno chiuso, sai.
Cattivo come adesso
non lo sono stato mai,
e quando mezzanotte viene,
se davvero mi vuoi bene,
pensami mezz'ora almeno,
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà.
E stringerò il cuscino fra le braccia
mentre cercherò il tuo viso
che splendido nell'ombra apparirà.
Ma non vorrei che tu
a mezzanotte e tre,
stai già pensando a un altro uomo.
Mi sento già sperduto
e la mia mano
dove prima tu brillavi,
è diventata un pugno chiuso, sai.
Cattivo come adesso
non lo sono stato mai,
e quando mezzanotte viene,
se davvero mi vuoi bene,
pensami mezz'ora almeno,
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà. 



nedelja, 17. december 2006

19 UN ALBERO DI TRENTA PIANI (Adriano Celentano)


Per la tua mania
di vivere
in una città
guarda bene come "cià" (ci ha)
conciati
la metropoli.
Belli come noi
ben pochi sai
ce n'erano
e dicevano
quelli vengono dalla campagna.
Ma ridevano
si spanciavano
già sapevano
che saremmo ben presto anche noi diventati
come loro.
Tutti grigi
come grattacieli con la faccia di cera
con la faccia di cera
è la legge di questa atmosfera
che sfuggire non puoi
fino a quando tu vivi in città.
Nuda sulla pianta
prendevi
il sole con me
e cantavano per noi
sui rami le allodole.
Ora invece qui
nella città
i motori
delle macchine
già ci cantano la marcia funebre.
E le fabbriche
ci profumano anche l'aria
colorandoci il cielo di nero che odora di morte.
Ma il Comune
dice che però la città è moderna
non ci devi far caso
se il cemento ti chiude anche il naso,
la nevrosi è di moda:
chi non l'ha ripudiato sarà.
Ahia. non respiro più,
mi sento
che soffoco un pò,
sento il fiato, che va giù,
va giù e non viene su,
vedo solo che
qualcosa sta
nascendo.
forse è un albero
sì è un albero
di trenta piani. 





sobota, 16. december 2006

17 UH...HU (Adriano Celentano)


Uh! Oh!
Il piu’ feroce tra le bestie
Ormai si sa che e’ proprio l’uomo
Lui uccide anche se di fame non ne ha
Io vorrei una scimmia diventar
Per gridare a tutti gli animali
State attenti cari amici
Che le bestie siamo noi
Ma il vero mostro e’ tra gli umani
E vuol distruggere ogni cosa
Nellajungla Un grido si alzera’
E la danza dei fiori iniziera’
Mae che schivna cil smog
Mae che schivna celo stanc
Ju ned e uomo
Ju chen fuoc - anartist ferocica
Ju ned e dona
Ju chen fuoc - anartist formica
Chiu’ feroc lo bestia umanica
Chiu’ feroc io bestia umanica es mos ves
Les mos ves Les mos
E in tutto il mondo
Si sente un gran profumo
Che ogni fiore sprigiona come un addio
Lasciando all’uomo
Il ricordo dei bei colori
Che ormai piu’ non vede non vede
Nell’aria stanca
D’un pomeriggio d’autunno
Dal mio giardino il volo di una
Colomba Traccia nel cielo
Il cerchio della purezza
Che muore che muore che muore
Tu sei la scimmia che noi aspettavamo
Tu sei una scimmia e tu ci guiderai
Da ogni ogni parte del creato
Da ogni parte del creato
Gia’ marciando in fila Indiana
Noi vediamo tutti gli animali
Radunarsi intorno a Bingo
Come d’incanto
Al mio cospetto di scimmia
Si sta spegnendo
Il suono degli animali
E un gran silenzio
Pervade tutta la terra
Come il brontolio
Di un tuono lontano
E quel profumo
Della danza dei fiori
Che ormai si e’ chiusa
In questo grande silenzio
E’ gia’ svanito In questa arca perduta
Dell’uomo dell’uomo moderno




sobota, 2. september 2006

16 SVALUTATION (Adriano Celentano)


Eh la benzina ogni giorno costa sempre di più
e la lira cede e precipita giù
svalutation, svalutation.
Cambiando i governi niente cambia lassù
c'è un buco nello Stato dove i soldi van giù
svalutation, svalutation.
Io amore mio non capisco perché
cerco per le ferie un posto al mare e non c'è
svalutation, svalutation.
Con il salario di un mese compri solo un caffè
gli stadi son gremiti ma la gente dov'è
svalutation, svalutation.
Mah,
siamo in crisi ma,
senza andare in là
l'America è qua.
In automobile a destra da trent'anni si va
ora contromano vanno in tanti si sa
che scontration, che scontration.
Con la nuova banca dei sequestri che c'è
ditemi il valore della vita qual è
svalutation, svalutation.
Io amore mio non capisco perché
tu vuoi fare il gallo poi fai l'uovo per me
sul lettation, sul lettation.
Nessuno che ci insegna a non uccidereè
si vive più di armi che di pane perché
assassination, assassination.
Ma quest'Italia qua se lo vuole sa
che ce la farà
e il sistema c'è
quando pensi a te
pensa... anche un po' per me. 





petek, 1. september 2006

22 SUSANNA (Adriano Celentano)









Sette giorni a Portofino
più di un mese a Saint Tropez
poi m'hai detto "cocorito"
"non mi compri col patè..."
e sei scappata a Malibù
con un grossista di bijou!
Susanna, Susanna, Susanna, Susanna
mon amour.
E io, turista ticinese
tu regina di Pigalle
indossavi un pechinese
ed un triangolo di strass
ti ho detto "vieni via con me",
tu mi hai detto "sì"
io ti ho detto "ripasserò"
"ma no! monsieur, tu ne preoccupe pas, .ma vai!"
Susanna, Susanna, Susanna, Susanna
mon amour
Susanna, Susanna, Susanna, Susanna
mon amour
E ora sono sulle spese
in balia degli usurai
sovvenziono quattro streghe
per poi sapere dove stai
. e tuo marito sta
qui da me
che mangia e dorme come un re
Susanna, Susanna, Susanna, Susanna
dove sei
oh... oh... oh... oh...!
Son tre mesi che ti aspetto
in quel solito bistrot
ho firmato un metro quadro
di cambiali agli usurai
ma più niente so di te
forse un giorno ritornerai...!
Susanna, Susanna, Susanna, Susanna
mon amour
Susanna, Susanna, Susanna, Susanna
mon amour
Susanna, Susanna, Susanna, Susanna
mon amour
io ti aspetto...
mon amour...!  

nedelja, 30. julij 2006

15 STAI LONTANA DA ME (Adriano Celentano)

 

Io che ho pianto per te
pregandoti
di stare con me,
mi pento, perché
non ti voglio,
non ti amo,
non ti credo e perciò
stai lontana da me,
non cercarmi perché
ho capito chi sei
e le strade sono piene di donne
uguali a te.
Ed io che vivevo per te
scordandomi
chi pianse per me,
mi pento, perché
non ti voglio,
non ti amo,
non ti credo e perciò
s'è ormai chiusa per me,
questa storia perché
io ritorno da chi
già sapeva che sarebbe finita
solo così. 




četrtek, 13. julij 2006

14 SOTTO LE LENZUOLA (Adriano Celentano)


Io l'altra notte l'ho tradita
e so tornato alle cinque.
Pian piano sotto le lenzuola
non la volevo svegliar,
ma l'abat-jour che è vicino a lei
s'illuminò come gli occhi suoi,
lei mi guardo, io non parlai,
io non parlai e come Giuda la baciai,
ehi, ehi, ehi,
io non giocai quella notte a poker
ma sono stato insieme alla sua amica.
Guardando me sembrava che
lei mi leggesse la verità
e con la mano accarezzandomi le labbra
mi perdonava quel che lei non saprà mai.
Io amo lei, soltanto lei,
ma perché mai l'avrò tradita.
La sera dopo sono uscito
per fare il solito poker
avrei voluto che venisse
ma lei mi ha detto di no.
"vai pure, vai, io rimango qui
gli amici tuoi son tutti la
sveglia sarò quando verrai,
quando tu verrai" e poi mi disse sorridendo
"ehi, ehi, ehi,
al poker sai, non si gioca in tre
e non giocare più con la mia amica".
Dagli occhi suoi cadeva giù
un lacrimone tinto di blu
e con la mano accarezzandole le labbra
le dissi "grazie amore mio" e la baciai.
Io amo lei, soltanto lei,
ma perché mai l'avrò tradita.
oh oh oh...
Io amo lei, soltanto lei,
ma perché mai l'avrò tradita.
Io amo lei, soltanto lei,
ma perché mai l'avrò tradita





četrtek, 25. maj 2006

o9 LA COPPIA PIÙ BELLA DEL MONDO (Adriano Celentano)


 







Mi piace ogni cosa
di quello che fai
se pure mi tratti
un po' da bambina...
Ti credi già donna,
ma tu non lo sei.
Sei forte per questo,
così tu mi vai!
Siamo la coppia più bella del mondo
e ci dispiace per gli altri
che sono tristi e sono tristi
perché non sanno più cos'è l'amor!
"Il vero amore"
Per sempre uniti dal cielo,
nessuno in terra, anche se vuole,
può separarlo mai... l'ha detto lui!
Siamo la coppia più bella del mondo
e ci dispiace per gli altri
che sono tristi perché non sanno
il vero amore cos'è!
Se tu ti stancassi
un giorno di me
ricordati sempre
di quella bambina...
Nemmeno un minuto
lasciarti potrei.
Sei forte per questo,
così tu mi vai!
Siamo la coppia più bella del mondo
e ci dispiace per gli altri
che sono tristi e sono tristi
perché non sanno più cos'è l'amor!
"Il vero amore" 





sobota, 15. oktober 2005

13 PREGHERÒ (Adriano Celentano)


Pregherò
per te
che hai la notte nel cuor
e se tu lo vorrai
crederai.
Io lo so perché
tu la fede non hai
ma se tu lo vorrai
crederai.
Non devi odiare il sole
perché tu non puoi vederlo,
ma c'è
ore splende su di noi,
su di noi.
Dal castello del silenzio
egli vede anche te
e già sento
che anche tu lo vedrai.
Egli sa
che lo vedrai
solo con gli occhi miei
ed il mondo
la sua luce riavrà.
Io t'amo, t'amo, t'amo,
o-o-oh!
questo è il primo segno
che dà
la tua fede nel Signor.
nel signor, nel Signor.
Io t'amo, t'amo, t'amo,
o-o-oh!
questo è il primo segno
che dà
la tua fede nel Signor,
nel Signor.
La fede è il più bel dono
che il Signore ci dà
per vedere lui
e allor:
tu vedrai.



torek, 1. februar 2005

12 IL MONDO IN MI SETTIMA (Adriano Celentano)


Prendo il giornale e leggo che di giusti al mondo non ce n'è.
Come mai, il mondo è così brutto!? Sì!
Siamo stati noi a rovinare questo capolavoro sospeso nel cielo, nel cielo, nel cielo!
Leggo che sulla terra sempre c'è una guerra, ma però, per fortuna, stiamo arrivando
sulla luna mentre qui c'è la fame, c'è la fame!
Ogni atomica è una boccia e i birilli son l'umanità, il capriccio di un capoccia ed il mondo
in aria salterà!
Si rapina il lunedì, ci si ammazza gli altri dì, guarda un pò che società!
Ipocrisia, qua e là, non va!
Non esiste morale, c'è per tutti un complesso,
un problema del sesso e le persone serie che
non raccontano le storie le hanno spedite in ferie!
Questa terra è il monopolio delle idee sbagliate,
qui si premiano quei films dove c'è un morto in più.
Si divorano i romanzi con l'indizio a rate, c'è persino corruzione dove c'è lo sport.
Noo ragazzi, ma non rattristatevi così. Piccolo?
Perchè piangi così?
Eeh, allora staremmo freschi se veramente nel mondo succedessero tutte queste cose.
Eeh, e poi, lo sapete anche voi, no?
I giornali qualche volta esagerano sempre un pò.
Guardate quello che scrivono su di me..
E poi se andiamo a vedere questo giornale chissà di quanti anni è...
Anzi, adesso voglio propio vedere la data.
E' di oggi!
E se noi, tutti insieme in un clan, ci uniremo,
cambierà questo mondo se noi daremo una mano a chi ha più bisogno,
ci sarà solo amore, solo amore, ci sarà solo amore... ah, ah, ah.





nedelja, 15. avgust 2004

1o L'ARTIGIANO (Adriano Celentano)



“Chi non paga le lasse è ingiusto
questo dice la società
ora pero’ che son giusto
sono senza una lira.
Ma c’è stato forse un errore
si ma c’è stato forse un errore
non volevan farmi del male no
si c’è stato forse un errore
il ministro del soldi degli altri
ora stà parlando in t.v.
dice che ancora non basta
bisogna pagare di più.
C’è senz’altra un piccolo errore
c’è senz’altra un piccolo errore
anche lor lalvolta sbagliano
c’è senz’altra un piccolo errore.
Ma non….. passo più ascoltare
questo drammatico show
del caro ministro
devo spegnere la t.v.
La mia moglie vuoi mangiare,
e su questo vecchia televisore
devo subito apparecchiare
neanche il tavolo m’han lascialo.
Ero l’ultimo degli artigiani
e nessuno meglio di me
scolpiva nel legno
l’arte del lavoro che ormai
è un mestiere che stà morendo,
il lavoro è un’arte che stà morendo
nella tomba con sè si porta dietro
oh! anche il futuro del giovani
del giovani del giovani del giovani del giovani
Ma ora, che la mia mente è ferma
perchè creare più non potrò
sento scoppiare in festa
un vuoto che marire mi fa.
Soltanto l’ago mi può salvare
da quella noia che sta uccidendomi
perchè più niente si fa con arte
anche l’amore si fa in serie, armai.
Perchè il nostro capo di stato
a noi italiani lui non dà
un po’ di fiducia
“miei cari italiani” direi
“voi non siete più obbligati
a pagare le vostre tasse
pagherete soltanto quello che
voi pensate sia giusto darci”
“Ma state attenti che il nostro paese
senza il vostro aiuto non può
andare avanti”
questo agli italiani direi
e sono certo che gill italiani
diventerebbero più compatti
e quella sventola della lira
in poco tempo fra le monete
diventerebbero lei la regina.
la regina la regina la regina la regina




sobota, 3. julij 2004

11 LA STORIA DI SERAFINO (Adriano Celentano)


Perché continuano a costruire le case
e non lasciano l'erba.
Eh no!
se andiamo avanti così,
chissà come si farà! chissà!
E così la seconda storia
che vi voglio raccontare,
è quella del pastore Serafino!
al mondo antico, chiuso nel suo cuore,
la gente del duemila ormai non crede più!
Con le pecore e un cane fedele,
tre amici sempre pronti, nei pascoli sui monti,
a una spanna dal "regno dei cieli"
viveva felice così!
oh Serafino...
difendi, difendi la tua libertà!
la libertà!
quel giovane pastore
piaceva alle ragazze
perché negli occhi aveva avventura!
E quando prese in pugno la fortuna
e un gruzzolo di soldi per caso ereditò.
si fece una grande festa
da fare girar la testa!
scoppiarono i mortaretti,
si fecero dei banchetti!
Per tutti ci fu un sorriso,
che giorni di paradiso
per il pastore ricco Serafino!
regalò qualche cosa agli amici,
che gioia nel paese
per quelle pazza spese.
Uno scialle, una radio, un coltello
e una macchina rossa per se!
oh Serafino...
le donne, le donne ti dicono di sì.
Beato te!
"tiero, tiero, tiero, tiero,
tierà, tierà, tierà".
Lui spinge la macchina
che in un burrone va
e scoppierà!
dopo i giorni dell'allegria
amaro resta il vino...
si trova in tribunale Serafino!
I suoi nemici per prendere i suoi soldi
lo fan passar per matto
e lui che fa!
Si riprende le pecore e il cane,
gli amici sempre pronti
e torna là sui monti,
nella casa più grande del mondo
che soffitto e pareti non ha!
oh Serafino...
difendi, difendi la tua libertà!
la libertà! 
ti voglio bene pastore Serafino!
Un uomo con il cuore da bambino!
e libero come aria
purissima del mattino
per vivere là sui monti,
ritorna Serafino! 





nedelja, 2. november 2003

o8 IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK (Adriano Celentano)









Questa è la storia
di uno di noi,
anche lui nato per caso in via Gluck,
in una casa, fuori città,
gente tranquilla, che lavorava.
Là dove c'era l'erba ora c'è
una città,
e quella casa
in mezzo al verde ormai,
dove sarà?
Questo ragazzo della via Gluck,
si divertiva a giocare con me,
ma un giorno disse,
vado in città,
e lo diceva mentre piangeva,
io gli domando amico,
non sei contento?
Vai finalmente a stare in città.
Là troverai le cose che non hai avuto qui,
potrai lavarti in casa senza andar
giù nel cortile!
Mio caro amico, disse,
qui sono nato,
in questa strada
ora lascio il mio cuore.
Ma come fai a non capire,
è una fortuna, per voi che restate
a piedi nudi a giocare nei prati,
mentre là in centro respiro il cemento.
Ma verrà un giorno che ritornerò
ancora qui
e sentirò l'amico treno
che fischia così,
"wa wa"!
Passano gli anni,
ma otto son lunghi,
però quel ragazzo ne ha fatta di strada,
ma non si scorda la sua prima casa,
ora coi soldi lui può comperarla
torna e non trova gli amici che aveva,
solo case su case,
catrame e cemento.
Là dove c'era l'erba ora c'è
una città,
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà.
Eh no,
non so, non so perché,
perché continuano
a costruire, le case
e non lasciano l'erba
Eh no,
se andiamo avanti così, chissà
come si farà,
chissà... 



nedelja, 29. junij 2003

o6 GRAZIE, PREGO, SCUSI... (Adriano Celentano)


Al matinèe
del Giovedì
ballo liscio
al Garden Blu
co l'orchestra Serenade.
Spengono le luci
tacciono le voci
e nel buio sento sussurrar:
Prego:
vuol ballare con me?...
Grazie,
preferisco di no:
non ballo il tango col casquè
perciò....
grazie.
Prego, grazie, scusi...
tornerò
Al matinèe
del Garden Blu
ricchi premi
e cotillons,
fascai d'oro per la Miss.
Spengono le luci,
tacciono le voci
e nel buio senti sussurrar...
Non ballo il tango col casquè
perciò...
grazie.
Prego, grazie, scusi...
tornerò!... 





petek, 11. april 2003

o7 FORSE ERI MEGLIO DI LEI (Adriano Celentano)

 

Di piu belle al mondo non ce n'e pensavo quel famoso giorno all' altar eri meglio forse anche piu di lei piu di lei che ora amo da morir. Come un sogno sei stata per me ... ... mi ricordo quando tornavo a casa stavi alla finestra ad aspettar invece quando ora torno da te tu non m'aspetti piu , e a volte in casa non ci sei... ... e se di notte tardavo forse non ricordi piu sotto le coperte tu , m'aspettavi ed eri , con neanche la sottoveste bruciava la tua pelle nuda ,dalla voglia di stringermi,di stringermi. Adesso quando vieni a letto come ti vesti e ti spogli quando ti alzi da me e per paura che di far l'amore io ti chieda ne inventi sempre una ogni sera ma forse vuoi farti pregare da me... ... i tuoi baci da tempo me li hai fatti sospirar forse tu l'hai fatto solo per legarmi a te e invece, hai sciolto questo nodo che Lui dall'alto aveva fatto per noi due e non vedevi, che ero solo... Ora tu piangi perche io amo un'altra Signore, giacche non vuoi che lasci,la donna che tu hai scelto per me, e che quel giorno portai all'altar, ti prego aiutami: cancella l'altra dal mio cuor, perche la sposa che tu hai dato a me, e solo una sorella ormai chi lo sa se tornero ad amare lei...





ponedeljek, 4. november 2002

o5 DEUS (Adriano Celentano)



Deus! Deus!
C’è  qualcosa che nel mondo non va
Dè , tu sei Dè , tu sei Dè , tu sei Dè ,
tu sei Deus
E qualcosa che nel mondo non va
Ti sei distratto e qui c’è  il caos
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Si dorme sempre con il colpo in canna
Che casino ch’è scoppiato qua giù
L’uomo non capisce più  che cos’è  la vita
Che casino ch’è scoppiato qua giù
L’uomo non conosce più  il senso della vita
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Ti uccidono da quando tu stai gia in pancia
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Ti uccidono da quando tu stai gia in pancia
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Dè , tu sei Deus
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Dè , tu sei Dè , tu sei Dè , tu sei Dè ,
tu sei Dè , tu sei Deus
Che casino ch’è scoppiato qua giù
E l grandi cervelli che stan la in cima
Che comandan tutte le citta
Non si accorgono che sono i primi
Ad abortire ogni cosa che c’è
Ti Guardà sto mondo qua, come l’han conciato
Che casino ch’è scoppiato qua giù
E tutte le citta sembran cimiteri
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Ti uccidono da quando tu stai già in pancia
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Ti uccidono da quando tu stai già in pancia
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Dè , tu sei Deus
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Dè , tu sei Dè , tu sei Dè , tu sei Dè ,
tu sei Dè , tu sei Deus
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Deus
E gli architetti son del cani
Che concepiscono mostruosita
Ti prego fulmina le loro menti
Perché  da loro nasce il vero terrore
Vegliono distruggere le favole del nonni
Che han costruito una Venezia per noi
Vegliono distruggere le favole del nonni
Che han costruito una Venezia per noi
Ti uccidono da quando tu stai già in pancia
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Ti uccidono da quando tu stai già in pancia
Che casino ch’è scoppiato qua giù
Deus!.. Deus!..
Fai un solto e vieni un attimo giù
Dè , tu sei Dè , tu sei Dè , tu sei Dè , tu sei Deus,
E non puoi dimenticarti di noi.
Che casino ch’è scoppiato qua giù





sobota, 7. september 2002

o4 CONTO SU DI TE (Adriano Celentano)


Conto su di te
perche tu sei mio figlio
conto su di te
non pretendo e non voglio
che diventi un re
ne’ un campione sul miglio
ma soltanto che
tu faccia sempre del tuo meglio
conto su di te
perche porti rispetta
a tua madre
e a me come all’ultimo insetto
che ha creato Dio
e se io mi addormento
prendi il posto mio
per tirare il carretto
conto su di te
non scansare la lotta
conto su di te
te perche affronti
la roccia
che una vita e
e lo faccia meglio de me.
Conto su di te
perche’ studi e lavori
oltre che per te
perche il mondo migliori
e se avrai di piu
non nasconder tesori
pensa che c’e un Dio
nei tuoi fratelli chiusi fuori
conto su di te
per fermare il cemento
sulla prateria
dove gli scappamenti
sputano follia
e mortali incidenti
conto su di te
per salvare una trota
soffocata
da una plastica idiota
conto su di te
perche vinca la vita
e la bomba
a ammuffisca la dove sta.
Conto su di te
che hai la vita davanti
se assomigli a me
anche nei sentimenti
forse soffrirai
navigando di fronte
e saranno guai
difendere un’idea o un’amante
ma ia sento che
l’importante e nel cuore
conta su di me
per sbagliare ed amare
conta su di me
come io conto su di te.




torek, 2. julij 2002

o3 CHIUDI LA PORTA (Adriano Celentano)


E portala pur via, amico mio
gia' pensi che sia tua, che c'entro io?
Tu dormirai con lei
tu mangerai con lei quando vorrai.
Io me ne sto seduto, mi fermo qui
a bere come chi ha perso ormai
ma quando te ne andrai un'altra volta
se sai quel che fai chiudi la porta.
Ma cosa porti via, amico mio
un corpo ma pero' la mente no
si, la donna e' questa qua
c'e' il giorno che lo fa, poi piangera'.
Lei scappera' da me, dal posto suo
ma vincero' lo so, ancora io
e se si spogliera', paure non avra'
come con te
Coro: Lei ha sbagliato un po' andando via
non ha chiuso e lei lo sa, la porta tua
io non la chiudero', la lascio gia' cosi',
lei tornera'...
Coro: Ma cosa porta via l'amico tuo?
Un corpo ma pero' la mente no...
Si, la donna e' questa qua,
c'e' il giorno che lo fa, poi piangera'...
Lei ha sbagliato un po' andando via...