petek, 17. december 2004

31 MARIA REGINA DEL MONDO – UNITÀ DEI POPOLI

E stelle e mar, terre ridenti,
feste di fior, prati, sorgenti:
cantiamo ognor la Creatura
capolavoro della Natura.
Se la chiamo, mi risponde
le mie pene sa lenir;
se nel buio mi smarrisco,
la mia via Lei sa scoprir.
È speranza, è letizia,
è una porta senza vel.
A ogni uomo che l’invoca
più che madre apre il Ciel
Non c’è dolor che Lei non senta
e peccator che non si penta;
poichè l’Amor ha in sè racchiuso
nessuno mai resta deluso.
«Castellana» Ell’è d’Italia
e «Signora» in Portogal,
della Francia «Immacolata»
a Cestokova è scudo al mal.
Il suo feudo è l’Inghilterra
«Aparecida» do Brasil!
Ogni popol che L’invoca
già soccorre nell’esil.
Alta nel Ciel più dei Superni,
noi la preghiam, che or governi
popoli inter, ma tutti uniti,
per richiamar pur gli smarriti.

Se Regina Lei del mondo
volle il Papa proclamar,
ogni popol dal profondo
del suo cuor Le vuol donar
quella terra benedetta
dal Suo sguardo di bontà:
e nell’ora già predetta
il suo Cuor trionferà.
Regina in ciel d’Angeli e Santi,
T’incoroniam fra gioia e canti
del mondo inter la Condottiera
folgora in te la Luce vera
(bis tutta la strofa).










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