sobota, 31. maj 2003

11 GIULIA (Antonello Venditti)








Giulia gli occhiali sul naso
che sfiora la mente
parla di uomini e donne
come solo lei sa
e la camera è bassa
e la mano piano piano che scende
trova la tua tenerezza e la sua verità
Giulia ci sa fare
Giulia è intelligente
Giulia è qualcosa di più
Giulia ti accarezza
Giulia lotta insieme
Giulia parla anche per te... ohh
è Giulia che ti tocca
è Giulia che ti porta
via da me...
dove il cammino è deserto
e il deserto è confine
calda la luce degli occhi ti guiderà
mentre io dovrei essere
il tuo, o il suo giustiziere
scopro la dolce vittoria della sua crudeltà
Giulia ci sa fare
Giulia è intelligente
Giulia
è qualcosa di più
Giulia ti accarezza
accarezza la tua mente
Giulia lotta anche per te
è Giulia che ti tocca
è Giulia che ti porta
via da me...
Perché lei è solo la mia vita
lei è solo tutto il mondo
lei è solo una gran parte di me
lei è solo una bambiana
lei è solo troppo bella
lei è solo troppo anche per te
lei è solo un po' confusa
e ti prego non portarla
via da me...
Giulia oh Giulia.... 




petek, 30. maj 2003

o6 GIROTONDO (Fabrizio De Andrè)


Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero
se verrà la guerra, Marcondiro'ndà
sul mare e sulla terra, Marcondiro'ndera
sul mare e sulla terra chi ci salverà?
Ci salverà il soldato che non la vorrà
ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà.
La guerra è già scoppiata, Marcondiro'ndero
la guerra è già scoppiata, chi ci aiuterà.
Ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndera
ci aiuterà il buon Dio, lui ci salverà.
Buon Dio è già scappato, dove non si sa
buon Dio se n'è andato, chissà quando ritornerà.
L'aeroplano vola, Marcondiro'ndera
l'aeroplano vola, Marcondiro'ndà.
Se getterà la bomba, Marcondiro'ndero
se getterà la bomba chi ci salverà?
Ci salva l'aviatore che non lo farà
ci salva l'aviatore che la bomba non getterà.
La bomba è già caduta, Marcondiro'ndero
la bomba è già caduta, chi la prenderà?
La prenderanno tutti, Marcondiro'ndera
siam belli o siam brutti, Marcondiro'ndà
Siam grandi o siam piccini li distruggerà
siam furbi o siam cretini li fulminerà.
Ci sono troppe buche, Marcondiro'ndera
ci sono troppe buche, chi le riempirà?
Non potremo più giocare al Marcondiro'ndera
non potremo più giocare al Marcondiro'ndà.
E voi a divertirvi andate un po' più in là
andate a divertirvi dove la guerra non ci sarà.
La guerra è dappertutto, Marcondiro'ndera
la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?
Ci penseranno gli uomini, le bestie i fiori
i boschi e le stagioni con i mille colori.
Di gente, bestie e fiori no, non ce n'è più
viventi siam rimasti noi e nulla più.
La terra è tutta nostra, Marcondiro'ndera
ne faremo una gran giostra, Marcondiro'ndà.
Abbiam tutta la terra Marcondiro'ndera
giocheremo a far la guerra, Marcondiro'ndà... 






četrtek, 29. maj 2003

25 GIRL (Beatles)






Is there anybody going to listen to my story
All about the girl who came to stay?
She's the kind of girl you want so much
It makes you sorry
Still you don't regret a single day.
Ah girl
Girl
When I think of all the times I've tried so hard to leave her
She will turn to me and start to cry;
And she promises the earth to me
And I believe her
After all this time I don't know why
She's the kind of girl who puts you down

When friends are there, you feel a fool.
When you say she's looking good
She acts as if it's understood.
She's cool, ooh, ooh, ooh,
Was she told when she was young that pain
Would lead to pleasure?
Did she understand it when they said
That a man must break his back to earn
His day of leisure?
Will she still believe it when he's dead?



sreda, 28. maj 2003

11 GIRA, GIRA L'ANACONDA (Bans)



L’anaconda è un serpente 
che ti avvolge lentamente 
se ti avvolge l’anaconda 
la tua vita sarà gioconda.
Anche nonna cunegonda
tiene in casa un'anaconda
Gira gira l'anaconda
e diventa una colomba.

torek, 27. maj 2003

1o GIOVANE ESPLORATORE TOBIA (Francesco De Gregori)


Giovane esploratore Tobia,
quindici anni a Settembre,
pressapoco un bambino.
Scrive il suo nome nella grotta del bue marino,
con la sua strana calligrafia,
giovane esploratore Tobia.
Giovane esploratore Tobia,
nato da un padre d'acciaio
e da una madre distratta.
Alle spalle un'infanzia igienicamente perfetta,
morbillo, tristezza e nessun'altra malattia,
giovane esploratore Tobia.
Giovane esploratore Tobia,
parte per la gita scolastica
e non sa che fare.
Gira la testa e vede un vagone bruciare,
tira l'allarme e salva la ferrovia,
giovane esploratore Tobia. 





nedelja, 25. maj 2003

11o GIORNO DI CONCORDIA (Valerio Ciprì)

Noi veniamo a te da lontane valli,
ora che hai disperso la notte per noi.
E siamo qui, su verdi colli:
la stella tua ci guida a te.
Dov’è mai il lungo inverno?
E dov’è mai l’oscurità?
La luce tua accende il giorno:
Tu, sei Luce nella via per noi.
Ora, è la tua Via che ci sta davanti
e già la tua casa è aperta per noi.     
Là,  dove sei  in mezzo ai santi           
l’amore tuo ci accoglierà.
Siamo ormai alle tue porte,
un passo,  e poi ci abbraccerai.
Nulla sarà mai così grande
che trovarci tutti uniti in  te!
Questo è il giorno santo fra tutti i giorni:
Giorno di concordia e di libertà.
Dal mondo Tu ci hai raccolti
per darci la tua santità.
Siamo intorno a te, fra sorrisi e canti,
fatti un cuore solo con la carità.
Non siamo più fra noi  distanti,
ma un Corpo che ha vita in te.    
Fai, o Dio che sei nei cieli,
che il Cielo sia in mezzo a noi!
E per le vie dell’universo
noi saremo un grazie eterno a te.

sobota, 24. maj 2003

o6 GIONA NELLA BALENA (Bans)






Giona nella balena 
felice fu
benchè in prigion
perché sebben in pena
poeta mangiar
dello storion
ma il terzo di piripinpippi
quel buon bestion poropopopo
lo vomitò senza pietà ah! 
Giona nel sol leone
felice fu
perché un piantin
di ricino-leone
lo riparò
dal gran calor
ma un brutto di piripinpippi
un vermicel poropopò
glielo seccò senza pietà ah!

četrtek, 22. maj 2003

o2 GIOCO DI BIMBA (Le Orme)




 Come d'incanto lei s'alza di notte,
Cammina in silenzio con gli occhi ancor chiusi
Come seguisse un magico canto
E sull'altalena ritorna a sognare.
La lunga vestaglia, il volto di latte,

I raggi di luna sui folti capelli.
La statua di cera s'allunga tra i fiori
Folletti gelosi la stanno a spiare.
Dondola, dondola, il vento la spinge

Cattura le stelle per i suoi desideri.
Un'ombra furtiva si stacca dal muro:
Nel gioco di bimba si perde una donna.
Un grido al mattino in mezzo alla strada,

Un uomo di pezza invoca il suo sarto
Con voce smarrita per sempre ripete
"io non volevo svegliarla così"




sreda, 21. maj 2003

112 GIOCO D'AMORE


1o9 GIOCO D'AMORE (Gen Rosso)



Sempre riaccendo il mio lume
sempre si spegne, perché?
Forse perché mi vuol dire
ch’è tutto un gioco d’amore.
Volevo offriti dei doni
un vaso colmar di virtù.
Ma sempre vuoto è il mio vaso
e sempre spoglia la casa.
Prendi, Signore, il mio nulla
ciò che io sono ti do.
Come un bambino che piange
poi guarda in alto e sorride
metto e rimetto una veste
come in un gioco d’amore.
Vengo, continuo a giocare
questo mi basta perché
so già che tu vincerai
solo m’importa d’amare.
Sempre ricerco il tuo volto
sempre ritorno da te.
In quest’istante so amare
cogli, Signor, questo fiore.
Ho messo ancor la tua veste
continuo il gioco d’amore. 





torek, 20. maj 2003

o6 GIOCALA (Vasco Rossi)


Che cosa c'è
ti sei pentita
vorresti ritornare indietro
e dirgli cosa
che sei cambiata
che sei diversa
che in questi quattro soli giorni
sei cresciuta
ma c'è qualcosa che ti frena
si chiama orgoglio
quello che ti frega
corri e fottitene
dell'orgoglio
ne ha rovinati più lui
che il petrolio
ci fosse anche solo
una probabilità
giocala...
Ma c'è qualcosa che ti frena
certo è il tuo orgoglio
che ti frena
corri e fottitene
dell'orgoglio
ne ha rovinati più lui
che il petrolio
ci fosse anche solo
una probabilità
prendila...
Che cosa c'è
ti sei pentita
vorresti ritornare indietro
e dirmi cosa
che sei cambiata
che sei diversa
che in questi quattro soli giorni
sei cresciuta
ma c'è qualcosa che ti frena
è sempre il solito orgoglio
che ti frega
corri e fottitene
dell'orgoglio
ne ha rovinati più lui
che il petrolio
ci fosse anche solo
una probabilità
giocala...
prendila...




ponedeljek, 19. maj 2003

o3 GIANNA (Rino Gaetano)


Gianna Gianna Gianna sosteneva, tesi e illusioni
Gianna Gianna Gianna prometteva, pareti e fiumi
Gianna Gianna aveva un coccodrillo, ed un dottore
Gianna non perdeva neanche un minuto, per fare l'amore
Ma la notte la festa è finita, evviva la vita
La gente si sveste e comincia un mondo
un mondo diverso, ma fatto di sesso
e chi vivrà vedrà...
Gianna Gianna Gianna non cercava il suo pigmalione
Gianna difendeva il suo salario, dall'inflazione
Gianna Gianna Gianna non credeva a canzoni o UFO
Gianna aveva un fiuto eccezionale, per il tartufo
Ma la notte la festa è finita, evviva la vita
La gente si sveste e comincia un mondo
un mondo diverso, ma fatto di sesso
e chi vivrà vedrà...
Ma dove vai, vieni qua, ma che fai?
Dove vai, con chi ce l'hai? Vieni qua, ma che fai?
Dove vai, con chi ce l'hai? Di chi sei, ma che vuoi?
Dove vai, con chi ce l'hai? Butta la', vieni qua,
chi la prende e a chi la da! Dove sei, dove stai?
Fatti sempre i fatti tuoi! Di chi sei, ma che vuoi?
Il dottore non c'e' mai! Non c'e' mai! Non c'e' mai!
Tu non prendi se non dai! Vieni qua, ma che fai? 





nedelja, 18. maj 2003

25 GIÀ S'APRE L'ORIZZONTE 1962

Già s’apre l’orizzonte
ai popi di Maria
conosce Lei la via
per farli il suo Gesù.
S’accende di colori,
un nuovo arcobaleno,
dischiude il Ciel Sereno
oltre le nubi è il sol.



sobota, 17. maj 2003

24 GI.A.POLI Motivo: Montagnes valdotaines

Giapoli, mia patria,
con te mi salverò.
Giapoli, mio sogno,
in te riposerò.
Azzurro cielo, pien di Dio,
Vermiglie rocce il mio desio,
placate ognor (bis)
di consumar, di consumar,
l’amor per lui che fido,
che fido attende là.
Gi.A. Gi.A. Gi.A.
sei l’ideal, sei 1’ideal
Gi.A. Gi.A. Gi.A.
ideal dell’unità...
Gi.A.
Amore abbandonato
tu sei il mio tesor.
Amore derelitto mai più ti lascerò.
È un mare amaro il tuo dolore,
È tutto chiuso il ciel per te.
Ma quel terror, ma quel terror,
è il nostro amor, è il nostro amor,
Il nostro amor che grida... Unità Gi.A.



četrtek, 15. maj 2003

24 GET BACK (Beatles)




Jojo was a man who thought he was a loner
But he knew it couldn't last.
Jojo left his home in Tucson, Arizona
For some California grass.
Get back, get back.
Get back to where you once belonged.
Get back Jojo, go home
Back to where you once belonged.
Get back Jo.
Sweet Loretta Martin thought she was a woman
But she was another man
All the girls around her say she's got it coming
But she gets it while she can
Get back, get back.
Get back to where you once belonged
Get back, get back.
Get back to where you once belonged.
Get back Loretta
Your mother's waiting for you
Wearing her high-heel shoes
And her low-neck sweater
Get back Loretta,
Get back, get back to where you once belonged




torek, 13. maj 2003

o9 GESÙ BAMBINO (Francesco De Gregori)









Gesù piccino piciò, Gesù Bambino,
fa che venga la guerra prima che si può.
Fa che sia pulita come una ferita piccina piciò,
fa che sia breve come un fiocco di neve.
E fa che si porti via la malamorte e la malattia,
fa che duri poco e che sia come un gioco.
Tu che conosci la stazione e tutti quelli che ci vanno a dormire,
fagli avere un giorno l'occasione di potere anche loro partire.
Partire senza biglietto, senza biglietto
volare via, per essere davvero liberi non occorre la ferrovia.
E fa che piova un pò di meno sopra quelli che non hanno ombrello
e fa che dopo questa guerra il tempo sia più bello.
Gesù piccino piciò, Gesù Bambino
comprato a rate, chissà se questa guerra potrà finire prima dell'estate,
perchè sarebbe bello spogliarci tutti e andare al mare
e avere dentro agli occhi, dentro al cuore,
tanti giorni ancora da passare.
E ad ogni compleanno guardare il cielo
ed essere d'accordo e non avere più paura,
la paura è soltanto un ricordo.
Gesù piccino piciò, Gesù Bambino alla deriva,
se questa guerra deve proprio farsi fa che non sia cattiva.
Tu che le hai viste tutte e sai che tutto non è ancora niente,
se questa guerra deve proprio farsi fa che non la faccia la gente.
E poi perdona tutti quanti, tutti quanti tranne qualcuno,
e quando poi sarà finita fa che non la ricordi nessuno. 





sobota, 10. maj 2003

o9 GERICO (Spiritual)






Si combatte a Gerico
Gerico, Gerico, 
si combatte a Gerico,
con le armi del Signor
D'Israele i re
furon grandi però
il più grande è stato Giosuè,
e le alte mura di Gerico
senza armi ha fatto crollar. 
Sulle mura, Giosuè
è salito per dar
il segnale ai suonator 
e le alte mura di Gerico
le trombe han fatto crollar.
... vittoria del Signor.

petek, 9. maj 2003

28 GEORDIE (Fabrizio De Andrè)






Mentre attraversavo London Bridge
un giorno senza sole
vidi una donna pianger d'amore,
piangeva per il suo Geordie.
Impiccheranno Geordie con una corda d'oro,
è un privilegio raro.
Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro. 
Sellate il suo cavallo dalla bianca criniera
sellatele il suo pony
cavalcherà fino a Londra stasera
ad implorare per Geordie 
Geordie non rubò mai neppure per me
un frutto o un fiore raro.
Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro.
Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso,
non ha vent'anni ancora
cadrà l'inverno anche sopra il suo viso,
Potrete impiccarlo allora
Né il cuore degli inglesi né lo scettro del re
Geordie potran salvare,
anche se piangeran con te
la legge non può cambiare.  Così lo impiccheranno con una corda d'oro,
è un privilegio raro.
Rubò sei cervi nel parco del re 
Vendendoli per denaro. 

četrtek, 8. maj 2003

o1 GENTE DI MARE (Umberto Tozzi)










A noi che siamo gente di pianura, navigatori esperti di città
e il mare ci fa sempre un po' paura, per quell'idea di troppa libert
à.
Eppure abbiamo il sale nei capelli, del mare abbiamo la profondit
à, 
 e donne infreddolite negli scialli, che aspettano che cosa non si sa.
Gente di mare che se ne va, dove gli pare, dove non sa, 

gente che muore di nostalgia, ma quando torna dopo un giorno muore per la voglia di andare via.
E quando ci fermiamo sulla riva
lo sguardo all'orizzonte se ne va
portando il pensiero alla deriva,
per quell'idea di troppa libert
à.
Gente di mare
che se ne va, dove gli pare, dove non sa,
gente corsara che non c'
è più, gente lontana che porta nel cuore
questo grande fratello blu. 

Ma di là del mare c'è qualcuno che
c'
è qualcuno che non sa niente di te.
Gente di mare
che se ne va, dove gli pare, dove non sa
noi prigionieri in questa citt
à, viviamo sempre di oggi e di ieri
inchiodati dalla realt
à, e la gente di mare, va. 



sreda, 7. maj 2003

o1 GENTE (A.Valsiglio - Cheope - M.Marati)


Si sbaglia sai quasi continuamente
Sperando di non farsi mai troppo male
Ma quante volte si cade
La vita sai è un filo in equilibrio
E prima o poi ci ritroviamo distanti
Davanti a un bivio
Ed ogni giorno insieme
per fare solo un metro in più
Ci vuole tutto il bene
che riusciremo a trovare in ognuno di noi
Ma a volte poi basta un sorriso solo
A sciogliere in noi anche un inverno di gelo
E ripartire da zero
Perché non c'è un limite per nessuno
Che dentro sè abbia un amore sincero
Solo un respiro
Non siamo angeli in volo venuti dal cielo
Ma gente comune che ama davvero
Gente che vuole un mondo più vero
La gente che incontri per strada in città
Prova e vedrai ci sarà sempre un modo
Dentro di noi per poi riprendere il volo
Verso il sereno
Non siamo angeli in volo venuti dal cielo
Ma gente comune che ama davvero
Gente che vuole un mondo più vero
La gente che insieme lo cambierà
Gente che vuole un mondo più vero
La gente che insieme lo cambierà
Insieme lo cambierà, proverà
Gente che proverà
Lavori lo cambierà, riuscirà
Gente che riuscirà
Insieme ci riuscirà, cambierà
Gente che cambierà

torek, 6. maj 2003

1o7 GENTE (Gen)

Sono milioni le voci,
voci di gente che canta con me
e già si sente più forte che mai.
Li incontri dentro il metrò,
li puoi trovare in ogni città,
sanno giocare la vita che stringono in pugno.
Gente che va
felice incontro al giorno ancora.
Gente che va
incontro al sole
senza mai fermarsi un attimo.
Occhi di semplicità,
radici nuove della civiltà,
aquile libere nel cielo blu.
Tra i ricchi o in mezzo ai clochards,
nei grattacieli o dentro i bar
sono padroni del mondo che tengono in mano.

ponedeljek, 5. maj 2003

o2 GENOVA PER NOI (Bruno Lauzi)


Con quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi
prima di andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.
Eppur parenti siamo un po'
di quella gente che c'è lì
che in fondo in fondo è come noi selvatica
ma che paura che ci fa quel mare scuro
che si muove anche di notte
e non stà  fermo mai.
Genova per noi
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte
il resto è pioggia che ci bagna.
Genova, dicevo, è un'idea come un'altra
Ma quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.
Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, Africa,
sonno, nausea, fantasia.
E intanto nell'ombra dei loro armadi
tengono lini e vecchie lavande
lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova ha i giorni tutti uguali.
In un'immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
i gamberoni rossi sono un sogno
e il sole è un lampo giallo al parabrise.
Con quella faccia un po' così
quell'espressione un pò così
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
Ma quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.





nedelja, 4. maj 2003

1o6 GENNARO (Gen)



Gennaro, eh!
Gennaro è un ottimo guaglione
ogni tanto va a lezione
perché a scuola non c'è stato
manco ha fatto il soldato.
Per sfamare la famiglia
lui i soldi addò li piglia
e s'arrangia pe' campà!
In un povero quartiere
di violenza tutt'e sere
che lavoro può truvà?
Gennaro, eh!
Gennaro è la sua occasione
un amico gli propone
per sbarcare il suo lunario
un lavoro e un buon salario.
E' fortuna o è bravura
fatto sta che la paura
del futuro ora non c'è
forse è l'unico al quartiere
che a cena tutt'e sere
può permettersi il caffè.
Ah, che vita
Gennaro è come 'e piante
che pigliano da terra
solo chille pe' campà.
Ah, che vita
sapersi accontentare
senza accaparrare
come fanno i passeri.
Gennaro, eh!
Gennaro è un ottimo guaglione
ma in questa situazione
non ci sguazza come un pesce
a fa'l ricco non ci riesce.
Sa che in qualche casa intorno
non c'è primo, né contorno
non c'è niente da inghiottì
e qualcuno nel quartiere
per la fame tutt'e sere
non riesce chiù a durmì.
Gennaro, eh!
Gennaro non ammassa niente
dà 'na mano a tanta gente
che è venuta a questo mondo
solo per toccare il fondo.
Se n'è fatta una questione
di onore stu guaglione
d'aiutà tutti a campà.
E' così che nel quartiere
tu 'o vide tutt'e sere
che dà sempre e sempre dà.

sobota, 3. maj 2003

o4 GENEVIÈVE (Giorgio Gaber)


Quando tu eri ancor l'amor Genevieve
solo allor la mia vita ignorava il dolor
Quando tu eri qui con me Genevieve
tutto in te ricordava il profumo dei fior
Tu sei partita, fuggita via da me
i tuoi baci non avrò mai più
i tuoi occhi, la tua bocca, mai più dimenticherò
Or che tu non sei più il mio amor, Genevieve
dove mai troverò felicità? Genevieve




petek, 2. maj 2003

o8 GENERALE (Francesco De Gregori)



Generale, dietro la collina
ci sta la notte crucca e assassina,
e in mezzo al prato c'è una contadina,
curva sul tramonto sembra una bambina,
di cinquant'anni e di cinque figli,
venuti al mondo come conigli,
partiti al mondo come soldati
e non ancora tornati.
Generale, dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole,
non fa più fermate neanche per pisciare,
si va dritti a casa senza più pensare,
che la guerra è bella anche se fa male,
che torneremo ancora a cantare
e a farci fare l'amore, l'amore delle infermiere.
Generale, la guerra è finita,
il nemico è scappato, è vinto, è battuto,
dietro la collina non c'è più nessuno,
solo aghi di pino e silenzio e funghi
buoni da mangiare, buoni da seccare,
da farci il sugo quando è Natale,
quando i bambini piangono
e a dormire non ci vogliono andare.
Generale, queste cinque stelle,
queste cinque lacrime sulla mia pelle
che senso hanno dentro al rumore di questo treno,
che è mezzo vuoto e mezzo pieno
e va veloce verso il ritorno,
tra due minuti è quasi giorno,
è quasi casa, è quasi amore. 







četrtek, 1. maj 2003

1o5 GEN GEN GEN (Gen Rosso)

Gen gen gen viene già.
Gen gen gen che sarà?
Gen gen gen porterà
gen gen gen l’unità.
Gente nuova per il mondo va
come fuoco tutti a incendiar
con l’amor che nella libertà
ci travolge tutti all’unità.
Ecco il sole spunta già
sulla nuova società
ogni cuore s’aprirà
all’amore di lassù.