četrtek, 8. maj 2003

o1 GENTE DI MARE (Umberto Tozzi)










A noi che siamo gente di pianura, navigatori esperti di città
e il mare ci fa sempre un po' paura, per quell'idea di troppa libert
à.
Eppure abbiamo il sale nei capelli, del mare abbiamo la profondit
à, 
 e donne infreddolite negli scialli, che aspettano che cosa non si sa.
Gente di mare che se ne va, dove gli pare, dove non sa, 

gente che muore di nostalgia, ma quando torna dopo un giorno muore per la voglia di andare via.
E quando ci fermiamo sulla riva
lo sguardo all'orizzonte se ne va
portando il pensiero alla deriva,
per quell'idea di troppa libert
à.
Gente di mare
che se ne va, dove gli pare, dove non sa,
gente corsara che non c'
è più, gente lontana che porta nel cuore
questo grande fratello blu. 

Ma di là del mare c'è qualcuno che
c'
è qualcuno che non sa niente di te.
Gente di mare
che se ne va, dove gli pare, dove non sa
noi prigionieri in questa citt
à, viviamo sempre di oggi e di ieri
inchiodati dalla realt
à, e la gente di mare, va. 



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