petek, 30. april 2004

o3 LA GILERA (Claudio Chieffo)








Mi mangio sempre il latte con il pane
per risparmiare i soldi della Gilera
e lavoro lavoro come un cane
e vado a letto subito la sera.
Sono il meglio apprendista tappezziere
sono il meglio apprendista del paese
anche perché ci sono solo io
e poi risparmio molto nelle spese. 
A Natale io mi compro la Gilera
tutta bianca col manubrio americano
che si sta cosí, guarda, si sta cosí
e la sua bella marmitta che pare d'argento. 
Risparmio quasi settemila al mese
li metto nella giacca quella nera
però non ce l'ho detto nel paese
che mi voglio comperare la Gilera. 
L'ho trovata è usata me la compro
l'ho trovata mi compro la Gilera
quarantamila all'atto e dieci dopo
mi danno anche il pieno di miscela. 
Erano nove mesi e dieci giorni
che mi avevo comperato la Gilera
giravo su e giù per il paese
ma c'era molta nebbia quella sera. 
Mi salta fuori un vecchio col bastone
oddio lo metto sotto il poveretto
allora dò uno strappo alla Gilera e mi infilo laggiù nel canaletto. 
A Natale uscirò dall'ospedale
tutto bianco con una bella ingessatura
che si sta cosí, guarda, si sta cosí.
Ma il più che mi dispiace à la Gilera.

četrtek, 29. april 2004

11 LA GEOGRAFIA DEL MIO CAMMINO (Pausini-Carta / Pausini-Cheope-Agliardi Gente ed. Mus./Universal Music Italia/Warner Chappell Music Italiana)


E di chi sarà il coraggio, allora, se non sarà il mio?
se si spegne quella luce
resto io
di chi è la più profonda decisione?
al di là dei sogni appesi a una canzone
oggi riconosco il suono
della voce e di chi sono
E mi fido di un passato carico di ingenuità
di chi va dallo stupore a un'altra età
perché quando sembra tutto poco chiaro
se mi fermo alla ricerca di un pensiero
scopro in uno specchio il cielo
e la geografia del mio cammino
Da me
torno da me
perché ho imparato a farmi compagnia
dentro di me
rinasco e frego la malinconia
bella come non mi sono vista mai, io mai
fianco a fianco al mio destino
scritto nelle linee della mano
L'uragano che mi gira intorno
sono solo io
vedo la speranza in fondo a quell'oblio
il difetto è l'esperienza che non ho ancora
ma non me ne prendo cura
non ho più paura
Da me
torno da me
perché ho imparato a farmi compagnia
dentro di me
ripeto una bestemmia e una poesia
bella come io non l'ho sentita mai, io mai
occhi dritti all'orizzonte
sull'asfalto lascio le mie impronte
Cos'è la solitudine?
cos'è?
ho voglia di deciderlo
da me
da me
torno da me
da me per non andarmene più via
Torno da me
scopro in uno specchio il cielo
e la geografia del mio cammino
del mio cammino

sreda, 28. april 2004

o3 LA GATTA (Gino Paoli)





C'era una volta una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
e una vecchia soffitta vicino al mare
con una finestra a un passo dal cielo blu
Se la chitarra suonavo
la gatta faceva le fusa
ed una stellina scendeva vicina
poi mi sorrideva e se ne tornava su.
Ora non abito più là
tutto è cambiato, non abito più là
ho una casa bellissima
bellissima come vuoi tu.
Ma ho ripensato a una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
a una vecchia soffitta vicino al mare
con una stellina che ora non vedo più.

torek, 27. april 2004

164 LA FOSSA - DANZA (Gen)


È la strada,
è la Fossa!
È casa mia!
È la Fossa:
è senza uscita!
È casa mia!
Yeah!

ponedeljek, 26. april 2004

o5 LA FORZA DELL'AMORE (Enzo Jannacci)


E mi e ti nun sem in du
ti te sett una dona e mi soo pu'
e se ghe on quei d'alter insema a ti
alora voeur di che semm in tri.
A Porta Romana (ier sira pioveva)
a Porta Vittoria... (ier sira pioveva)
in piazza Napoli... (ier sira pioveva)
in piazza Susa... (ier sira pioveva)
in piazza Martini... (ier sira pioveva)
Gh'era el me zio (gh'era el me zio)
ch'el tampinava (ch'el tampinava)
ona bella mora (ona bella mora)
era appena uscito (era appena uscito)
dal neurodeliri (dal neurodeliri)
a vottant'ann (a vottant'ann).
La forza dell'amore
T'ho cugnusu su sul tecc del Domm
in controluce te parevet on omm
un uomo incinto de quater mes
con la sottana de stoffa ingles.






nedelja, 25. april 2004

o1 LA FORZA DELLA VITA (Paolo Vallesi)









Anche quando ci buttiamo via
per rabbia o per vigliaccheria
per un amore inconsolabile
anche quando in casa il posto è più invivibile
e piangi e non lo sai che cosa vuoi
credi c'è una forza in noi amore mio
più forte dello scintillio
di questo mondo pazzo e inutile
è più forte di una morte incomprensibile
e di questa nostalgia che non ci lascia mai.
Quando toccherai il fondo con le dita

a un tratto sentirai la forza della vita
che ti trascinerà con se
amore non lo sai
vedrai una via d'uscita c'è.
Anche quando mangi per dolore

e nel silenzio senti il cuore
come un rumore insopportabile
e non vuoi più alzarti
e il mondo è irraggiungibile
e anche quando la speranza
oramai non basterà.
C'è una volontà che questa morte sfida

è la nostra dignità la forza della vita
che non si chiede mai cos'è l'eternità
anche se c'è chi la offende
o chi le vende l'aldilà.
Quando sentirai che afferra le tue dita

la riconoscerai la forza della vita
che ti trascinerà con se
non lasciarti andare mai
non lasciarmi senza te.
Anche dentro alle prigioni

della nostra ipocrisia
anche in fondo agli ospedali
della nuova malattia
c'è una forza che ti guarda
e che riconoscerai
è la forza più testarda che c'è in noi
che sogna e non si arrende mai.
Coro: E' la volontà
più fragile e infinita
la nostra dignità
la forza della vita.
Amore mio è la forza della vita

che non si chiede mai
cos'è l'eternità
ma che lotta tutti i giorni insieme a noi
finché non finirà
Coro: Quando sentirai
che afferra le tue dita
la riconoscerai
la forza della vita.
La forza è dentro di noi

amore mio prima o poi la sentirai
la forza della vita
che ti trascinerà con se
che sussurra intenerita:
"guarda ancora quanta vita c'è!"

sobota, 24. april 2004

163 LA FORZA CHE TI SENTI DENTRO (Gen)

 

Quando senti in te l’amarezza che ti fa
vedere solo nero e niente c’è più in la
Quando ti han colpito e la notte scende già
e le tue ferite nessuno guarirà
Quando senza tregua spalle al muro ti sentirai
quando ogni uomo tuo nemico diventerà
Apri gli occhi  guarda in alto
quella forza che ti senti dentro
ancora adesso ti solleverà
Quando il mondo vuoto di cartone ti sembrerà
e per lottare ancora un appiglio cercherai
Quando con terrore il fiato addosso sentirai
e attorno a te questo cerchio si stringerà
Il signore della vita Dio del cosmo
si è fatto uomo come me e te
ha trasformato il dolore
per farci diventare come lui
E lui la forza che ti senti dentro
ancora adesso ti solleverà
Non è forse Lui che ha preso su di sé
ogni nostro male il niente che c’è in te
Non e forse Lui l’amore vero che non ha misura
un amore che è follia
Non è forse Lui il segreto che ci fa
dimenticare tutto e dare la felicità
e poi diventare come Lui
E Lui la forza che ti senti dentro
ancora più in alto ti solleverà

petek, 23. april 2004

o2 LA FOLLE CORSA (Formula 3)


Io di notte con lei vedo il sole lo sai …no aspetta!
ma svegliandomi poi il buio
il denaro che ho anche lui brilla un po’
ma ritorna però il buio
Io vorrei pregare ma le mie mani non so unire
Tu dammi la fede persa
tu l’azzurro in cuore versa
io senza di te cadrei perché
la mia è solo una folle corsa
mn nanananana Tu che lo puoi
Tu dammi la fede persa  
 Tu che lo puoi che lo puoi
tu l’azzurro in cuore versa
Fallo per me Fallo perché
aaaah lalalala nananà
la mia è solo una folle corsa
Se la mia voce non ha più eco
se nel mio cuor non c’è più fuoco
Se nei miei occhi è sceso un velo
se nel mio mondo non c’è più cielo
allora tu dammi la fede persa
tu l’azzurro in cuore versa
Tu dammi la fede persa
Corro in auto perché a scordarti io provo
ma fuggendo non vivo io muoio
io vederti vorrei nel bicchiere non sei
voglio luce e mi dai il buio
Tu che lo puoi
Tu che lo puo…
Dammi la fede ahna!
La fede che non ho più anha!
La fede che non ho più nana!
Tu che lo puoi Tu che lo puoi
Tu che lo puoi Dammi la fede
Tu che lo puoi la fede che non ho
la fede che non ho più la fede che non ho più
io senza di te cadrei perché
la mia è solo una folle corsa





četrtek, 22. april 2004

38 LA FOCOLARINA Motivo: La dosolina

O giovinetta tutta ardore
cosa pensi nel tuo cuore (bis)
Io sono un’anima focolarina
e penso quindi al mio Signor (bis)
Amo per lui tutti fratelli
e li voglio convertire; (bis)
ad uno ad uno per farli belli
in cuor li metto al mio Gesù. (bis)
E quante stelle stanno in cielo,
quanta perle sono in mare, (bis)
anime belle io vò portare
per la Madonna incoronar. (bis)
Altra, versione
Amo per Lui tutti gli istanti
quei fratelli ch’Egli invia.
Ad uno ad uno, per farli santi,
in cuor li mette al mio Gesù.




sreda, 21. april 2004

o7 LA FISARMONICA (Gianni Morandi)


La fisarmonica
stasera suona per te
per ricordarti un amore
uno di tanti anni fa,
la fisarmonica.
Ma tu non piangere
non si cancella così,
torna più grande che mai
il desiderio di te
quando vivevi felice con me.
Se chiudo gli occhi
vedo il tuo viso
rivedo il tuo sorriso
ma le mani lontane
non si stringono più.
La fisarmonica
stasera suona per noi
torna più grande che mai
il desiderio di te
la fisarmonica suona per me
Era di notte
c’era la luna
baciavo le tue labbra,
era l’ultima volta
te ne andavi da me,
amor




torek, 20. april 2004

162 LA FILASTROCCA NON TERMINA MAI (Ciprì / Crippa-Viganò)

 ORIGINAL





''samo spremljava''



Dai, dai, dai,
la filastrocca non termina mai.
Dai, dai, dai,
dona con gioia e felice sarai.
Sopra la panca la  capra campa,
sotto la panca la capra crepa,
dentro una crepa nessuno ci campa,
sopra una panca qualcuno ci prega.
Quando si prega non serve una banca,
perché, se sbanca,  la banca  ti frega,
chi  dona  ai  poveri niente gli manca,
cento più uno, più cento riavrà.
Chi vuole bega, si compra la guerra,
chi vuole guerra non apre bottega,
senza bottega si zappa la terra,
zappa la terra e la schiena si piega.
Meglio piegare la schiena in ginocchio
mentre perdoni a chi ha fatto un’offesa,
chi all’offesa sa chiudere un occhio
mille e più volte perdono riavrà.
Lascia che l’ascia ti sfrondi il fardello,
lascia che all’uscio ti bussi un fratello,
lascia allo Scià, che d’oro si addobba,
lascia che lisci al cammello la gobba.
Tu sgobba sodo che sei nel più bello,
se sgobbi amando tu metti cervello,
anche se in giro la gente ti snobba,
quello che semini germoglierà.

Se non ci credi ti chiami Tommaso,
se chiedi troppo tu sei  ficcanaso,
se annusi a naso i fiori non tuoi,
ti tiri dietro i guai che non vuoi.
Somma la somma, che, tutto sommato,
occhio per occhio è un tempo passato,
se dai amore, l’amore ritorna,
vale al presente e per l’eternità.  



ponedeljek, 19. april 2004

o2 LA FILANDA (Milva - Revival)








Cos'è, cos'è
che fa andare le filanda
è chiara la faccenda
son quelle come me
E c'è, e c'è
che ci lascio sul telaio
le lacrime del guaio
di aver amato te
Perché, perché
eri il figlio del padrone
facevi tentazione
e venni insieme a te
Così, così
è un sospiro ed uno sbaglio
son qui che aspetto un figlio
e a chiedermi perché
Tu non vivevi senza me
Ahi l'amore, ahi l'amore
prima sapevi il perché
ahi l'amore che cos'è
Cos'è, cos'è
questa vita fatta ad esse
tu giri col calesse
ed io non c'è l'ho
Cos'è, cos'è
questo padre che comanda
mi vuole alla filanda
ma non insieme a te
Cos'è, cos'è
questa grande differenza
se non facevi senza
di questi occhi miei
Perché, perché
nella mente del padrone
ha il cuore di cotone
la gente come me
Ormai lo so
tutto il mondo è una filanda
c'è sempre chi comanda
e chi ubbidirà
Però, però
se l'amore si fa in due
di queste colpe sue
ne ho anch'io la metà





nedelja, 18. april 2004

161 LA FIAMMA (Valerio Caprì)

Quando un'ombra
avvolge il mio domani,
come una mano gelida
che spegne
fra le mie labbra
l'ultimo sorriso,
io grido!
E smarrito
nel crepuscolo del giorno,
affondo il mio sguardo
in cerca della fiamma
che mi ha sempre dato la speranza.
E io guardo te,
perché tu
sei questa fiamma per me.
Tu
hai riscaldato la mia vita,
tu
hai sciolto la neve del mio inverno.
Ed ora per te
fioriscono gioiosi i miei pensieri
come foglie verdi di una primavera
che un lieve vento muove
al richiamo del tuo amore.




sobota, 17. april 2004

12 LA FELICITÀ (Testo: Laura Pausini, Cheope – Musica: Eric Buffat, Antonio Galbiati)


Quando l'alba dalla notte uscirà
di rubino il cielo colorerà
felicità
tu vivi là
Quando un tempo buono tu troverai
quando un vento nuovo respirerai
felicità
tu sarai li
nascosta in mezzo ai battiti
cosa darei per incontrarti
felicità 
forse sei qui
sento che tu mi stai cercando, ed ho i brividi
di
felicità
se fosse qui
esattamente ti vorrei così
Ali grandi di farfalla verrà
sopra la tua spalla si poserà
felicità
sarai così
leggera in mezzo algi attimi
cosa darei per ritrovarti ora
cosa ti darei
felicità
forse sei qui
io sento vivere i miei
giorni ed ho i brividi
di
felicità
se tu sei qui
immensamente ti vorrei così
immensamente qui
per ritrovarci liberi
in questa oscurità
per cancellare i lividi sarà
felicità
forse sei qui
sento che tu mi stai cercando, ed ho i brividi questa oscurità
per cancellare i lividi sarà
felicità 
forse sei qui
io sento vivere i miei giorni, ed ho i brividi
felicità 
se tu sei qui
immensamente ti vorrei
felicit
à
ora sei qui
sento che tu mi stai cercando.

petek, 16. april 2004

o7 LA FAVOLA MIA (Renato Zero)


Ogni giorno racconto la favola mia
La racconto ogni giorno, chiunque tu sia…
E mi vesto di sogno per darti se vuoi,
L’illusione di un bimbo che gioca agli eroi!
Queste luci impazzite si accendono e tu
Cambi faccia ogni sera, ma sei sempre tu…
Sei quell’uomo che viene a cercare l’oblio,
La poesia che ti vendo, di cui sono il dio!
Dietro questa maschera, c’è un uomo e tu lo sai!
L’uomo di una strada che è la stessa che tu fai.
E mi trucco perché la vita mia,
non mi riconosca e vada via…
Batte il cuore ed ogni giorno è una esperienza in più…
La mia vita è nella stessa direzione, tu…
E mi vesto da re perché tu sia,
tu sia il re di una notte di magia!!!
Con un gesto trasformo la nuda realtà,
Poche stelle di carta il tuo cielo ecco qua!
Ed inventa te stesso la musica mia…
E dimentichi il mondo con la sua follia!
Tutto quello che c’è fuori rimane dov’è,
Tu sorridi, tu canti, tu piangi con me…
Forse torni bambino e una lacrima va
Sopra questo costume che a pelle mi sta!
Dietro questa maschera c’è un uomo e tu lo sai!
Con le gioie le amarezze ed i problemi suoi…
e mi trucco perché la vita mia,
non mi riconosca e vada via…
Batte il cuore ed ogni giorno è una esperienza in più…
La mia vita è nella stessa direzione… Tu!
E mi vesto da re perché tu sia,
Tu sia il re di una notte di magia!
Dietro questa maschera lo sai ci sono io..
Sono io soltanto io!
Quel che cerco, quel che voglio, lo sa solo Dio …
E lo sa soltanto Dio!
Ed ogni volta nascerò.
Ed ogni volta morirò.
Per questa favola che è mia!
Vieni ti porto nella favola mia!!!






četrtek, 15. april 2004

16o LA FAVOLA DELL'ALFABETO (Mite Balduzzi)




Nel grande castello chiamato vocabolario
tutte le letterine da sempre vivono insieme
si salutano, si incontrano e si parlano
fanno un girotondo e cantano così.
A, B, C
A, B, C, D, E
canta, canta
canta insieme a me.
Formano le parole, frasi, verbi, aggettivi
ognuna con il suo suono, ognuna con la sua voce
si salutano, si incontrano e si parlano
fanno un girotondo e cantano così.
Ma ad un tratto cosa succede
c’è qualcuno che sta piangendo
proprio in mezzo all’alfabeto
non ha pace e si dispera
una letterina muta
che suono non ha.
Tutte le letterine piano le vanno intorno
o povera “acca” non piangere ancora
vedrai che ci verrà qualche buona idea
vedrai che troveremo un suono anche per te.
Così finalmente ora non c’è nessuno
che non sappia cantare, che non abbia una voce
ora “C” e “G” posson fare “CHI” e “GHE”
ora il girotondo è vero anche per te.

sreda, 14. april 2004

11 LA FATA (Edoardo Bennato)


C'è solo un fiore in quella stanza
e tu ti muovi con pazienza
la medicina è amara ma
tu già lo sai che la berrà
Se non si arrende tu lo tenti
e sciogli il nodo dei tuoi fianchi
e quel vestito scopre già
chi coglie il fiore impazzirà
Farà per te qualunque cosa
e tu sorella e madre e sposa
e tu regina o fata, tu
non puoi pretendere di più
E forse è per vendetta
e forse è per paura
o solo per pazzia
ma da sempre
tu sei quella che paga di più
se vuoi volare ti tirano giù
e se comincia la caccia alla streghe
la strega sei tu
E insegui sogni da bambina
e chiedi amore e sei sincera
non fai magie, ne trucchi, ma
nessuno ormai ci crederà
C'è chi ti urla che sei bella
che sei una fata, sei una stella
poi ti fa schiava, però no
chiamarlo amore non si può
C'è chi ti esalta, chi ti adula
c'è chi ti espone anche in vetrina
si dice amore, però no
chiamarlo amore non si può





torek, 13. april 2004

o8 LA FAMIGLIA DEI GOBBI (Canto popolare italiano)





In un paese strano viveva una famiglia
era gobba anche la figlia
la famiglia dei gobbon

 Gobbo so pare, gobba so mare,
gobba la figlia e la sorella
era gobba pure quella
la famiglia dei gobbon.

Il dì del matrimonio si sposa il segretario,
che assomiglia a un dromedario
la famiglia dei gobbon!

La sposa del segretario si chiama Mariarosa,
dalla gobba bianca e rosa

la famiglia dei gobbon!
Padrino della sposa era stato zio Marcello;
dalla gobba da cammello

la famiglia dei gobbon!
Madrina della sposa la vecchia Maddalena;
dalla gobba sulla schiena
la famiglia dei gobbon!



ponedeljek, 12. april 2004

159 LA DRACMA (Gen Rosso)

C’era una donna che perdette
la sua dracma un certo dì
e accendendo la lucerna
la sua casa lei scopò.
Però alla fine in un angol la trovò
Piena di gioia alle amiche gridò:
“Rallegratevi perché già trovai
il grande dono del mio Signor”.
Quando sei fra noi Gesù
si illumina il dolor
quando sei fra noi
la gioia riempie i nostri cuor.
Era un bel giorno quando ti trovai Signor
per quel tesoro il mondo dimenticai
e affascinato di te m’innamorai.
Resta con noi Signor che sera si fa.



nedelja, 11. april 2004

14 LA DONNA CANNONE (Francesco De Gregori)









Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno,
giuro che lo farò,
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò.
Quando la donna cannone
d'oro e d'argento diventerà,
senza passare dalla stazione
l'ultimo treno prenderà.
E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,
dalle porte della notte il giorno si bloccherà,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura se non sarò bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa,
non torneremo più...
e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete voleremo via.
Così la donna cannone,
quell'enorme mistero volò
tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì,
altri giurarono e spergiurarono che non erano stati lì.
E con le mani amore, con le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura se non sarò bella come vuoi tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa,
non torneremo più...
E senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete voleremo via... 





sobota, 10. april 2004

o7 LA DOMENICA ANDANDO ALLA MESSA (Canto popolare italiano)





La domenica andando alla messa 
accompagnata dal mio amatore 
mi sorprese il mio genitore 
monachella mi fecero andar
Dimmi che m'ami sono innocente 
come il  sol che risplende sul mar 
voglio dare un addio all'amor.
Giovanotti piangete piangete 
han tagliato i miei biondi capelli 
tu lo sai eran ricci eran belli 
giovanotti piangete con me.




petek, 9. april 2004

16 LA DESOLATA 1950

Scende Maria dal triste colle
sente per l’aria voci passar;
«Ditemi, voci, se il Figlio
mio 1’hanno portato
a sotterrar».
Avanza e vede chiusa una tomba
muti i discepoli attorno a sè:
«Vedeste mai dolore più forte,
Madre straziata mai più di me?»




četrtek, 8. april 2004

48 LA CUCARACHA (Canto popolare italiano)





La cucaracha, la cucaracha,
ya no puede caminar,
porque no tiene, porque le falta
marihuana que fumar.
Las muchachas son de oro;

Las casadas son de plata;
y las viudas son de cobre,
Y las viejas oja de lata.

torek, 6. april 2004

PREUSMERITEV

Željena pesem:
o9 LA COPPIA PIÙ BELLA DEL MONDO
(Adriano Celentano)
se nahaja na datumu:
25. maj 2006
(oznaka: 06 > 5 > 25)
Hvala za razumevanje!

ponedeljek, 5. april 2004

2o LA COMPAGNIA (Lucio Battisti)


Mi sono alzato
mi son vestito
e sono uscito solo solo per la strada
Ho camminato a lungo senza meta
finché ho sentito cantare in un bar.
Canzoni e fumo
ed allegria
io ti ringrazio sconosciuta compagnia.
Non so nemmeno chi è stato a darmi un fiore
Ma so che sento più caldo il mio cuor
So che sento più caldo il mio cuor
Felicità.
Ti ho perso ieri ed oggi ti ritrovo già
Tristezza va
una canzone il tuo posto prenderà
Abbiam bevuto
e poi ballato
è mai possibile che ti abbia già scordato?
Eppure ieri morivo di dolore
ed oggi canta di nuovo il mio cuor.





nedelja, 4. april 2004

19 LA COLLINA DEI CILIEGI (Lucio Battisti)


E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante
cancella col coraggio quella supplica dagli occhi
troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante
e quasi sempre dietro la collina è il sole
Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente
ma perché tu non vuoi spaziare con me
volando contro la tradizione
come un colombo intorno a un pallone frenato
e con un colpo di becco
bene aggiustato forato e lui giù giù giù
e noi ancora ancor più su
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha
né più un volto né più un'età
e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
e più in alto e più in là
se chiudi gli occhi un istante
ora figli dell'immensità
Se segui la mia mente se segui la mia mente
abbandoni facilmente le antiche gelosie
ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti
le anime non hanno sesso né sono mie
Non non temere tu non sarai preda dei venti
ma perché non mi dai la tua mano perché
potremmo correre sulla collina
e fra i ciliegi veder la mattina che giorno è
E dando un calcio ad un sasso
residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù
e noi ancora ancor più su
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha
né più un volto né più un'età
e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
e più in alto e più in là
ora figli dell'immensità 





sobota, 3. april 2004

o7 LA COLEGIALA (Popolare)

Esto es para ti mamita
Ohi perrito con tus libros camminando tu carita de coqueta
colegiala del mio amor
Tu sonries sin pensar que al mirarte solo porque estoy sufriendo
colegiala de mio amor
Baila con la Tipica
Colegiala, colegiala..colegiala, midad colegiala
colegiala...mujer de coqueta...colegiala, decime que si
Baila la cumbia hasta las seis de la manana
RIPETE

petek, 2. april 2004

14 LA CITTÀ VECCHIA (Fabrizio De Andrè)



Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,
una bimba canta la canzone antica della donnaccia
quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.
E se alla sua età le difetterà la competenza
presto affinerà le capacità con l'esperienza
dove sono andati i tempi di una volta per Giunone
quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.
Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino
quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno
a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo.
Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere
per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte.
Vecchio professore cosa vai cerando in quel portone
forse quella che sola ti può dare una lezione
quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie.
Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie.
Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte
ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
quando incasserai dilapiderai mezza pensione
diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione".
Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.
Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo. 






četrtek, 1. april 2004

1o LA CITTÀ D'OR

Nel frastuon del mondo
senza alcuna meta
colmar
volevi il vuoto del tuo cuor,
forse hai pensato che non val
cercare,
forse non speravi di poter
trovar.
Ma un dì
inaspettato
scopristi qui in terra
la nuova città.
La città tutta d’or
vi risplende il divin,
i colli verdi e il sol
risaltan lo splendor.
Scopri nella vita dei fratelli uniti
il divin riflesso della Trinità
sotto ogni volto il volto del Signore
che si è nascosto nel1’umanità.
E la Chiesa più bella
risplende qui in terra
da questa unità.
La città tutta d’or
vi risplende il divin
i colli verdi e il sol
risaltan lo splendor.