ponedeljek, 5. maj 2003

o2 GENOVA PER NOI (Bruno Lauzi)


Con quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi
prima di andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.
Eppur parenti siamo un po'
di quella gente che c'è lì
che in fondo in fondo è come noi selvatica
ma che paura che ci fa quel mare scuro
che si muove anche di notte
e non stà  fermo mai.
Genova per noi
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte
il resto è pioggia che ci bagna.
Genova, dicevo, è un'idea come un'altra
Ma quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.
Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, Africa,
sonno, nausea, fantasia.
E intanto nell'ombra dei loro armadi
tengono lini e vecchie lavande
lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova ha i giorni tutti uguali.
In un'immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
i gamberoni rossi sono un sogno
e il sole è un lampo giallo al parabrise.
Con quella faccia un po' così
quell'espressione un pò così
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
Ma quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.





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