Scorre lento il fiume fra le
sponde
sembra placido e tranquillo
e nella vale c’è gente
che s’affretta a costruire una
casa
da abitare in questo mondo.
Accanto al fiume, pietra dopo
pietra
impastate col cemento
s’alzano le mura.
Piano piano verso l’alto
sale una casa
e si copre con un tetto.
Ma la fretta d’arrivare
fa dimenticare a tanti
alla gente che ben presto
s’accontenta
che sulla sabbia non si fanno
fondamenta.
E il cielo si fa cupo
dai monti scendono le acque
turbinose
spazzano senza via le case
costruite senza cuore e senza
mente.
Finisce la tempesta
ma delle case non rimane
niente.
E la rovina fu grande per
quella gente
e chi l’ha visto ancora lo
commenta:
sulla sabbia arida del proprio
orgoglio
non si fanno le fondamenta.
Scorre lento il fiume fra le
sponde
sembra placido e tranquillo
e nella vale c’è gente
che fatica a costruire una casa
che non è per questo mondo.
E son lacrime e sudore
per scavare fra le schegge
sotto il sole ardente e la
tormenta.
Ma sulla roccia si costruiscono
le fondamenta.
E il cielo si fa cupo
dai monti scendono le acque
turbinose
urtano contro le case
costruite con fatica e con
sudore.
Finisce la tempesta
e la casa sta ritta sotto il
sole.
E la gioia fu grande per quella
gente
e chi l’ha visto ancora lo
commenta:
sulla roccia della parola viva
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