Prigionia
malattia
asfissia
agonia
prigionia.
Sui fiumi di Babilonia
sedevamo piangendo
le arpe dei nostri canti
ai salici appendemmo.
Come avete mai potuto
domandarci di cantare
l’orizzonte resta muto
non c’è niente da mangiare.
Terra
terra mi sei straniera
terra
non hai niente di me.
Padre
ridono i miei oppressori
padre
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