Quando affranto, desolato,
crolli al ciglio della strada,
ecco, fiore delicato
sopra un’orrida contrada,
sboccia il nome di Maria:
nome che apre, nella pena,
un’arcana melodia:
melodia di grazia piena.
È la Madre: l’orizzonte
di sua luce si riveste;
s’inghirlanda, in alto, il monte
d’una aureola celeste;
mentre piove dalle stelle
una dolce poesia,
che racconta cose belle:
belle cose di Maria.
Vergin Madre, apre la casa
e la colma di bellezza,
ospitale stanza, invasa
di virginea purezza.
E Il suo amor t’unisce a quelli
che pareano ignoti e avversi,
e li scopri in Lei, fratelli
li ritrovi, ch’eran persi.
Ed allora, pellegrino,
rilevato della Madre,
tu riprendi il tuo cammino
alla casa di tuo Padre.
Germogliando dalle stelle,
piove nuova poesia,
che racconta cose belle:
belle cose di Maria.
crolli al ciglio della strada,
ecco, fiore delicato
sopra un’orrida contrada,
sboccia il nome di Maria:
nome che apre, nella pena,
un’arcana melodia:
melodia di grazia piena.
È la Madre: l’orizzonte
di sua luce si riveste;
s’inghirlanda, in alto, il monte
d’una aureola celeste;
mentre piove dalle stelle
una dolce poesia,
che racconta cose belle:
belle cose di Maria.
Vergin Madre, apre la casa
e la colma di bellezza,
ospitale stanza, invasa
di virginea purezza.
E Il suo amor t’unisce a quelli
che pareano ignoti e avversi,
e li scopri in Lei, fratelli
li ritrovi, ch’eran persi.
Ed allora, pellegrino,
rilevato della Madre,
tu riprendi il tuo cammino
alla casa di tuo Padre.
Germogliando dalle stelle,
piove nuova poesia,
che racconta cose belle:
belle cose di Maria.
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