torek, 20. januar 2004

o1 IO E MIO PADRE (Grazia Di Michele)









Se potessi parlarti di me in questi giorni che il sole non c'è
senza confondermi perché sei mio padre
se potessi cantare per me l'unica storia che al mondo non c'è 

mi ricorderei che sei mio padre
ti poserei la testa tra le mani e mi addormenterei con l'innocenza

di chi non ha mai visto mare
Ma non ho più, fuochi da rubare in questa notte blu
li hai visti forse tu che sei mio padre.
Se potessi parlarmi di me e frantumare il silenzio che c'è
senza difenderti perché sei mio padre
ti prenderei quelle tue mani stanche e ti riporterei
nei nostri viaggi stralunati senza fine
ma non hai più voglia di seguirmi in questa notte blu 

non hai parole tu che sei mio padre
e  restiamo cui più mi guardo e più somiglio a te 
in un gesto o lampo di allegria in questa smania di scappare via
ci incontreremo mai io e mio padre
Ti poserei la testa tra le mani e mi addormenterei
sognando isole e sirene in mezzo al mare
ma non ho più fuoco da rubare in questa notte blu
li hai visti forse tu che sei mio padre

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