petek, 31. maj 2002

28 CENTOCINQUANTA STELLE (Francesco De Gregori)



Centocinquanta stelle in fila indiana,
in questa notte umida che sa di maggiorana,
in questa notte splendida che sa di malva,
centocinquanta stelle in questa notte calda.
Centocinquanta stelle o centocinquantuno
ed io che le sto a contare in questo cielo di nero fumo.
Le conto e le riconto e vai col tango,
in questa notte lurida che sa di fango.
E tirano certe bombe che nessuno se le aspettava,
in questa notte storica senza lapilli
e senza lava e tirano certe bombe
che sembrano dei giocattoli
che ammazzano le persone e risparmiano gli scoiattoli.
Centocinquanta stelle e più di una scintilla,
in questa notte isterica che sa di camomilla,
centocinquanta stelle o millecinquecento
ed io che le riconto e piano piano mi addormento.
Centocinquanta stelle ed una stella sola
in questa notte ipocrita che sa di Coca Cola,
una notte così amichevole da dormire in un sacco a pelo,
centocinquanta stelle in mezzo al cielo.

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