Hai più preso il treno
io alle dieci avevo lezione di tango
quanta brillantina e coraggio mi mettevo
guarda oggi come piango…
Hai più preso il treno
quella donna che tangava con furore
nei locali della Croce Rossa
fuori era la guerra
nel suo cuore tanto tango da unire il cielo
con la terra.
Hai più preso il treno
mi sono guardato intorno
ho viaggiato cento notti per arrivare di giorno
ho letto libri antichi e preoccupanti
poi arrivati a Torino ci siamo commossi in tanti
per quel tango ballato dal bambino…
Col coltello tra i denti il fiore in mano
ballava con aria di questura e l’occhio lontano
stava per accadere il miracolo
il cielo da nero a rosso
ma il treno si è fermato lì
e non si è più mosso.
Hai più preso il treno
ci siamo spinti senza avere fretta
ci siamo urlati nell’orecchio senza darci retta
mentre il tango si perdeva in un mare lontano
dov’è la tua testa da accarezzare,
dov’è la tua mano.
Ora ci mostrano i denti e i coltelli
ci bucano gli occhi
non ci sono tanghi da ballare
bisogna fare in fretta per ricominciare
tutte le stelle del mondo
per un pezzo di pane
per la tua donna
da portare in campagna a ballare
per un treno con tanta gente
che parta davvero
per un tango da ballare tutti insieme
ad occhi aperti senza mistero…
Morena è lontana e aspetta
suona il suo violino ed è felice
nel sole è ancora più bella e non ha fretta
e sabato è domani…
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