sreda, 30. november 2005

16 QUELLO CHE NON HO (Fabrizio De Andrè)


Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho è di farla franca
quello che non ho è quel che non mi manca
quello che non ho sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole.
Quello che non ho è un orologio avanti
per correre più in fretta e avervi più distanti
quello che non ho è un treno arrugginito
che mi riporti indietro da dove sono partito.
Quello che non ho sono i tuoi denti d'oro
quello che non ho è un pranzo di lavoro
quello che non ho è questa prateria
per correre più forte della malinconia.
Quello che non ho sono le mani in pasta
quello che non ho è un indirizzo in tasca
quello che non ho sei tu dalla mia parte
quello che non ho è di fregarti a carte.
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è di farla franca
quello che non ho sono le sue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho... 






torek, 29. november 2005

o6 QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO (Fiorella Mannoia)








Ci fanno compagnia certe lettera d'amore
parole che restano con noi,
e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
è una mancata verità che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po'
è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi,
siamo così
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si".
In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine
che tornano, ma chi le ascolterà...
E dalle macchine per noi
i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più
se c'è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un po'
è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
ancora con noi.
Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,
ma potrai trovarci ancora quì
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro "si",
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"





ponedeljek, 28. november 2005

o9 QUELLI CHE... (Enzo Jannacci)









Quelli che cantano dentro nei dischi perchè ci hanno i figli da mantenere, oh yes!
Quelli che da tre anni fanno un lavoro d'equipe convinti d'essere stati assunti da un'altra ditta, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che accendono un cero alla Madonna perchè hanno il nipote che sta morendo, oh yes!
Quelli che di mestiere ti spengono il cero, oh yes!
Quelli che Mussolini è dentro di noi, oh yes!
Quelli che votano a destra perchè Almirante sparla bene, oh yes!
Quelli che votano a destra perchè hanno paura dei ladri, oh yes!
Quelli che votano scheda bianca per non sporcare, oh yes!
Quelli che non si sono mai occupati di politica, oh yes!
Quelli che vomitano, oh yes!
Quelli che tengono al re.
Quelli che tengono al Milan, oh yes!
Quelli che non tengono il vino, oh yes!
Quelli che non ci risultano, oh yes!
Quelli che credono che Gesù Bambino sia Babbo Natale da giovane, oh yes!
Quelli che la notte di Natale scappano con l'amante dopo aver rubato il panettone ai bambini, oh yes!
Intesi come figli, oh yes!
Quelli che fanno l'amore in piedi convinti di essere in un pied-a-ter, oh yes!
Quelli, quelli che sono dentro nella merda fin qui, oh yes! Oh yes!
Quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro, oh yes!
Quelli che, quelli che non possono crederci neanche adesso che la terra è rotonda, oh yes!
Quelli che non vogliono tornare dalla Russia e continuano a fingersi dispersi, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non vogliono arruolarsi nelle SS.
Quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire, oh yes!
Quelli che dicono "la mia serva", oh yes! Oh yes!
Quelli che organizzano la marcia per la guerra, oh yes!
Quelli che organizzano tutto, oh yes!
Quelli che perdono la guerra... per un pelo, oh yes! Oh yes!
Quelli che ti vogliono portare a mangiare le rane, oh yes!
Quelli che sono soltanto le due di notte, oh yes!
Quelli che hanno un sistema per perdere alla roulette, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non ci sentiamo, oh yes!
Quelli diversi dagli altri, oh yes!
Quelli che puttana miseria, oh yes!
Quelli che quando perde l'Inter o il Milan dicono che in fondo è una partita di calcio e poi vanno a casa e picchiano i figli, oh yes!
Quelli che dicono che i soldi non sono tutto nella vita, oh yes!
Quelli che qui è tutto un casino, oh yes!
Quelli che per principio non per i soldi, oh yes! Oh yes!
Quelli che l'ha detto il telegiornale, oh yes!
Quelli che lo statu quo che nella misura in cui che nell'ottica, oh yes!
Quelli che non hanno una missione da compiere, oh yes!
Quelli che sono onesti fino a un certo punto, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che aspettando il tram e ridendo e scherzando, oh yes!
Quelli che aspettano la fidanzata per darsi un contegno, oh yes!
Quelli che la mafia non ci risulta, oh yes!
Quelli che ci hanno paura delle cambiali, oh yes!
Quelli che lavoriamo tutti per Agnelli, oh yes!
Quelli che tirano la prima pietra, ma che anche la seconda,la terza, la quarta e dopu? E dopu se sa no...
Quelli che alla mattina alle sei freschi come una rosa si svegliano per vedere l'alba che è già passata.
Quelli che assomigliano a mio figlio, oh yes!
Quelli che non si divertono mai neanche quando ridono, oh yes!
Quelli che a teatro vanno nelle ultime file per non disturbare, oh yes!
Quelli, quelli di Roma.
Quelli che non c'erano.
Quelli che hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno ancora finito e non sanno che cavolo fanno, oh yes!
Quelli lí...








nedelja, 27. november 2005

56 QUELLE STRADELLE (Canto popolare italiano)





Quelle stradelle che tu mi fai far,
cara Rosina, cara Rosina;
quelle stradelle che tu mi fai far,
cara Rosina le devi pagar.
E qui comando io e questa e casa mia,
ogni dì voglio sapere, ogni dì voglio sapere;
e qui comando io e questa è casa mia,
ogni dì voglio sapere chi viene e chi va.
Devi pagarle con sangue e dolor,
finché la luna, finché la luna,
devi pagarle con sangue e dolor,
finché la luna non cambia i color.
E qui comando io e questa e casa mia,
ogni dì voglio sapere, ogni dì voglio sapere;
e qui comando io e questa è casa mia,
ogni dì voglio sapere chi viene e chi va.
Quando la luna la cambia i color,
vieni che l’ora, vieni che l’ora;
quando la luna la cambia i colori,
vieni che è l’ora di fare l’amor.
E qui comando io e questa e casa mia,
ogni dì voglio sapere, ogni dì voglio sapere;
e qui comando io e questa è casa mia,
ogni dì voglio sapere chi viene e chi va.
E qui comando io e questa e casa mia,
ogni dì voglio sapere, ogni dì voglio sapere;
e qui comando io e questa è casa mia,
ogni dì voglio sapere chi viene e chi va

sobota, 26. november 2005

o6 QUELLA CAREZZA DELLA SERA (New Trolls)


Quando tornava mio padre sentivo le voci
Dimenticavo i miei giochi e correvo li'
Mi nascondevo nell'ombra del grande giardino
E lo sfidavo a cercarmi: io sono qui
Poi mi mi mettevano a letto finita la cena
Lei mi spegneva la luce ed andava via
Io rimanevo da solo ed avevo paura
Ma non chiedevo a nessuno: rimani un po'.
Non so più il sapore che ha

Quella speranza che sentivo nascere in me
Non so più se mi manca di più
Quella carezza della sera
O quella voglia di avventura
Voglia di andare via di là.
Quelle giornate d'autunno sembravano eterne

Quando chiedevo a mia madre dov'eri tu
Io non capivo cos'era quell'ombra negli occhi
E cominciavo a pensare: mi manchi tu. 




petek, 25. november 2005

57 QUEL MAZZOLIN DI FIORI (Canto popolare italiano)





Quel mazzolin di fiori
che vien dalla montagna
e guarda ben che no 'l se bagna
che lo voglio regalar.
Lo voglio regalare,
percheè l'è un bel mazzetto.
Lo voglio dare al mio moretto
questa sera quando 'l vien.
Sta sera quando 'l viene
sarà una brutta sera
e perchè sabato di sera
lu non l'è vegnù da me.
Non l'è vegnù da me
l'è andà dalla Rosina.
e perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar.
Mi fa pianger e sospirare,
sul letto dei lamenti
cosa mai diran le genti,
cosa mai diran di me?
Diran che son tradita
Tradita nell'onore
e a me mi piange il core
e per sempre piangerà.

četrtek, 24. november 2005

281 QUEI BUONI CONSIGLI (Valerio Ciprì)

ORIGINAL




''samo spremljava''





Se guardo ai miei parenti,
agli amici, ai conoscenti
vi trovo gente saggia e di gran cuore.
Ma, in qualcuno, la prudenza
forse è troppo in eccedenza
e il braccio è troppo corto nel donare
e i consigli che mi danno
mancan di qualche virtù.
Mio cugino Beppe
oggi mi ha sgridato
come un capitano:
" Ma sei tutto matto
pensi sempre a dare
e non sai capire
che se presti ad uno
quello che hai prestato
te lo puoi scordare
e con i tuoi beni
perderai l'amico
oltre che il denaro".
Mia zia Serena
alla mia salute
ci ha tenuto sempre:
" Ma ti pare il caso
che sia sempre tu
a dover vegliare
per nottate intere
accanto al capezzale
di quell'ammalata.
Così curi gli altri,
ma la tua salute
te la sei giocata".
Ma, se penso a me
tiro i remi in barca
e non mi muovo più.
Come una talpa
che s'infossa in terra
scaverei le tane.
Sarei lontano dai guai,
ma sarei lontano dagli uomini.
Sarei al sicuro ,sì,
ma non vedrei mai il sole!
Mio cognato Gigi,
uomo assennato,
ha le sue ragioni:
" Certo, ti capisco,
tu sei altruista
e hai voluto aiutare,
sotto questa pioggia,
a cambiar la ruota
uno che ha bucato.
Ma ora tu lo vedi
che per ringraziarti
ti ha lasciato a piedi".
Il mio amico Alberto,
uomo sbrigativo,
va sempre di fretta.
" Tu lo sai che il tempo
vale più dell'oro
e non si può sprecare.
Ma tu ascolti gente
piena di problemi
tutta la giornata.
Sì, risolvi gli altri,
ma la tua vita,
credi, l'hai sciupata".
Nonno Ferdinando
di battaglie e guerre
ne ha patite tante:
" Te l'ho sempre detto
che fra i litiganti
non conviene entrare.
Ma tu fai il paciere
per far ragionare
l'animo adirato.
E così alla fine
loro vanno in pace,
ma tu sei pestato!"
Quanta gente passa
spesso la giornata
solo a misurare
quello che può fare,
quello che può dare,
senza mai rischiare.
E quell'orizzonte
resta troppo stretto
per poter capire
che un uomo vero
sa donar la vita
senza calcolare.




sreda, 23. november 2005

o4 QUATTRO INFERMIERI (Claudio Chieffo)










E quando io li vedo arrivare 
dalla finestra dell’ospedale, 
io mi dimentico che sto  male, 
scendo di corsa giù per le  scale. E.. patatrac!
Quattro infermieri vestiti  male, 
mi trasportarono su per le  scale. 
Disse il dottore “Guaglio’ ssi  ffesse! 
Mo’ ti dobbiamo rifare il  gesse”. 
Ahi ahi ahi  ahi! Mi son messo nei  guai! 
Per quasi un mese non vennero amici, 
e quando vennero io fui felice 
e quando poi se ne vollero andare, 
io li volli accompagnare. E.. patatrac! 
Per quattro mesi non venne nessuno, 
credevo d’essere a digiuno, 
e tutti i giorni la stessa minestra, 
volli affaciarmi dalla finestra. E.. patatrac! 
Quattro becchini vestiti in  nero 
mi trasportarono nel cimitero. 
Disse il Signore: “Guaglio’ ssi  ffesse, 
ma in paradiso ti prendo lo  stesso” 
e poi mi ha  messo.. 
anche le ali di  gesso.

torek, 22. november 2005

23 QUATTRO CANI (Francesco De Gregori)







Quattro cani per strada.
Il primo è un cane di guerra
e nella bocca ossi non ha e nemmeno violenza.
vive addosso ai muri e non parla mai.
Il secondo è un bastardo che conosce la fame e la tranquillità
ed il piede dell'uomo e la strada.
Ogni volta che muore gli rinasce la coda.
E il terzo è una cagna, quasi sempre si nega,
qualche volta si dà e semina i figli nel mondo.
Perchè è del mondo che sono figli, i figli.
Quattro cani per strada
e la strada è già piazza e la sera è già notte.
Se ci fosse la luna, se ci fosse la luna si potrebbe cantare.
Il quarto ha un padrone,
non sa dove andare, comunque ci va,
va dietro ai fratelli e si fida.
Ogni tanto si ferma a annusare la vita, la vita.
Quattro cani per strada e la strada
è già piazza e la sera è già notte.
Se ci fosse la luna,
se ci fosse la luna si potrebbe cantare.
Si potrebbe cantare. 






ponedeljek, 21. november 2005

o8 QUATTRO AMICI (Gino Paoli)









Eravamo quattro amici al bar
che volevano cambiare il mondo
destinati a qualche cosa in più
che a una donna ed un impiego in banca
si parlava con profondità di anarchia e di libertà
tra un bicchier di coca ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi farò.
Eravamo tre amici al bar
uno si è impiegato in una banca
si può fare molto pure in tre
mentre gli altri se ne stanno a casa
si parlava in tutta onestà di individui e solidarietà
tra un bicchier di vino ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi però.
Eravamo due amici al bar
uno è andato con la donna al mare
i più forti però siamo noi
qui non serve mica essere in tanti
si parlava con tenacità di speranze e possibilità
tra un bicchier di whisky ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi sarò.
Son rimasto io da solo al bar
gli altri sono tutti quanti a casa
e quest'oggi verso le tre son venuti quattro ragazzini
son seduti lì vicino a me con davanti due coche e due caffè
li sentivo chiacchierare han deciso di cambiare
tutto questo mondo che non va.
Sono qui con quattro amici al bar
che hanno voglia di cambiare il mondo.
E poi ci troveremo come le star
a bere del whisky al Roxy Bar
o forse non c'incontreremo mai
ognuno a rincorrere i suoi guai.

nedelja, 20. november 2005

49 QUASSÙ VENUTI

Quassù venuti dalle tante città,
popol di Dio Maria di tutti farà,
nel Suo amore rinasca la nuova città
dove il Cielo rifletta la sua clarità.
Qui siam tutti un sol cuor
ci fa uno l’Amor,
l’Amor, 1’Amor.
Non più tristezza non più odio e rancor,
ma se nel cuore tu riaccendi l’amor,
ritornare nel mondo farai l’Ideal
che di tutti fa un’anima sola, un sol cuor.
L’Ideal che Gesù
venne in terra a portar
farai regnar.
Questo Dio volle per poterci salvare
unirci tutti nel suo amor...
la sua Carità...




sobota, 19. november 2005

28o QU'AS TU DONC VU MADELEINE (Gen Rosso)

Qu’as-tu donc vu, Madeleine ?
La joie tremble dans tes yeux.
Qui t’a pu oter la peine
qui nous brûle comme un feu ?
On nous a pris le soleil, le jour et la nuit.
Sous nos pieds fatigués le sol s’est dérobé.
Parle, Madeleine, dis pourquoi
pourquoi ces sanglots de joie, de joie, de joie ?
Je n’ai trové au tombeau
ni personne, ni plus rien
et je pleurais dans mes mains
quand un homme est arrivé.
En levant les yeux, o Pierre crois-moi,
J’ai vu, comme je te vois, le maître qui m’a dit :
va, Madeleine, dis ax miens
que je m’en vais chez le père
et que je les reverrai.



petek, 18. november 2005

25 QUANTO TI VOGLIO (Claudio Baglioni)




Cosa ho fatto
nella testa una musica
che mi far diventar matto
una macchina prima per poco
non mi ha messo sotto
l'avesse fatto almeno finiva tutto
torno a casa
e rivedo in un attimo un bar
una casa una chiesa
ma che bella sorpresa mi hai fatto
e chissà quale scusa hai trovato tu. 
Ma che cosa è cambiato. 
Ma dov'è che hai buttato il mio amore
e non se sia meglio sparire
e non so dar retta al mio orgoglio
non so se ora ma.
Io ti voglio quanto ti voglio
e non posso fare a meno
di te di ieri
dei tuoi grandi occhi chiari
sei ancora quella che eri o no?
"ciao soldato"
sulla porta mia madre felice
mi ha già salutato
non le ho neanche chiesto "stai bene?"
e davanti le sono passato
"Dio che sei diventato?"
"mamma lasciami stare da solo"
"ti preparo qualcosa avrai fame?"
"non ho fame non ho proprio niente
non voglio nessuno." 
Io ti voglio quanto ti voglio
e non me ne importa niente
di ciò che hai fatto
se ci sei stata a letto
tanto il tempo aggiusta tutto.
Io ti odio ti odio ti odio
ma perché sei tanto bella
ti odio
perché non scompari perché non ti uccidi.
e perché ti voglio io.

četrtek, 17. november 2005

o7 QUANTE VOLTE (Mia Martini)


Che ti è successo dolce amico
forse si è un poco innamorato
avrai pensato che ero sola
che insieme a lui non stavo più.
Che ti è successo amico mio
magari un po' ne ho colpa anch'io
l'ambiguità mette radici
dove il pensiero va a morire.
Quante volte lo lascerei
sai quante volte di nuovo io lo inventerei
io porto i segni del suo dolore
e lui respira seguendo il ritmo del mio cuore
e dalla ruota del mio destino
lui sale e scende
ed ogni volta sembra un po' più grande.
Ti avrei rubato la dolcezza
per disegnarla sul mio viso
e avrei voluto respirare
solo un momento accanto a te.
Quante volte lo lascerei
sai quante volte di nuovo io lo inventerei
io porto i segni del suo dolore
e lui respira seguendo il ritmo del mio cuore
e quante volte tra le mie mani
lui nasce ancora
ed ogni volta sembra un po' più grande






torek, 15. november 2005

48 QUANTA PACE

Quanta pace sulla montagna
quando il sole non spunta ancor!
Tutto tace, chi ti accompagna
sei Tu solo qui nel mio cuor.
Oh Signor, quando il sole spunterà
ogni cuor si schiuderà alla Tua luce.




ponedeljek, 14. november 2005

22 QUANNO CHIOVE (Pino Daniele)


E te sento quanno scinne 'e scale
'e corza senza guarda'
e te veco tutt'e juorne
ca ridenno vaje a fatica'
ma mo nun ride cchiù.
E luntano se ne va
tutt'a vita accussì
e t'astipe pe nun muri'.
E aspiette che chiove
l'acqua te 'nfonne e va
tanto l'aria s'adda cagna'
ma po' quanno chiove
l'acqua te 'nfonne e va
tanto l'aria s'adda cagna'.
Se fa scuro e parla 'a luna
e te vieste pe' senti'
pe' te ogne cosa po' parla'
ma te restano 'e parole
e 'o scuorno 'e te 'ncuntra'
ma passanno quaccheduno
votta l'uocchie e se ne va.
E aspiette che chiove
l'acqua te 'nfonne e va
tanto l'aria s'adda cagna'
ma po' quanno chiove
l'acqua te 'nfonne e va
tanto l'aria s'adda cagna'. 






nedelja, 13. november 2005

11 QUANDO UNA LEI VA VIA (Pooh)


Tu questa sera stranamente su,
eccitata più che mai,
vuoi giocare con la verità
ma si gioca addosso a me;
ti confesso ciò che sai
è acqua antica e tu che fai,
ti alzi in piedi e te ne vai, così.
E pensa questo, amore mio,
questa serata l'ho voluta io,
questa allegria che mancava un po'
nelle sere in casa tra di noi.
La cosa che ti avrei detto poi
è che stasera, più che mai,
sentivo quanto eri grande tu
e quanto il resto non contasse più.
Io so che a casa non ti troverò,
so persino dove sei
ma se aspetti che ti cerchi io
puoi morire insieme a lui;
mi hai soffiato in faccia addio
ma la notte è breve e poi
con dolcezza troverai, vedrai! 



  

sobota, 12. november 2005

279 QUANDO UN GIORNO SI È INCONTRATO TE (Gen Rosso)



Quando un giorno si è incontrato te oltre il dolor
non si può non credere all’amore
non si può non credere all’amor.
Quando nel silenzio la tua voce disse a noi
le parole vere, fu per questa vita
l’alba di una splendida realtà.
Senza più timor
il nuovo giorno attenderò
son gioie e dolor
note di n canto
che grida amor.
Sì, soltanto tu sai dissetar un cuore che
vuole sempre andare al di là del tempo
dove il sole tramonta mai.
Sì, soltanto tu sai custodir come un tesor
tutto ciò che è vero, ogni cosa bella
che ci dà la vita insieme a te.
Quando un giorno si è incontrato te.




petek, 11. november 2005

278 QUANDO SPUNTA IL SOLE (Gen Verde)

Quando spunta il sole,
carezza  piano, piano
le case di  Loppiano;
scivola dai colli,
raggiunge queste valli
risveglia la città.
Tutto si riaccende,
rinasce all’improvviso,
s’illumina ogni viso.
C’è davanti un giorno,
ma questo nuovo giorno
è di felicità.
Sai qual’ è  la novità ?
Sai perché noi siamo qua?
Sì, tu sei  la novità!
Tu sei qui nella città!
Con il tuo sorriso
ci lasci il paradiso
in fondo ai nostri  cuori.
Porti un altro sole
che fa nuove le cose
dovunque arriverà.
Nuova è la famiglia
che nell’amore veglia,
la vita  si rinnova.
è nuovo il mio cammino
è nuovo quel vicino
che conoscevo già.
Sai qual’ è la novità ?
Sai perché noi siamo qua?
Sì, sei tu la novità!
Tu sei qui nella città!
Sia che scaldi il sole
o venga giù la neve
con te tutto è amore.
Sia che soffi il vento
o scenda lento un pianto
tu dai felicità.

četrtek, 10. november 2005

18 QUANDO SARAI GRANDE (Edoardo Bennato)









Il vuoto e poi
ti svegli e c'è
un mondo intero
intorno a te
Ti hanno iscritto
a un gioco grande
se non comprendi
se fai domande
Chi ti risponde
ti dice: è presto
quando sarai grande
allora saprai tutto...
Saprai perchè, saprai perchè
quando sarai grande
saprai perchè...
E allora osservi
gli altri giocare
è un gioco strano
devi imparare,
Devi stare zitto
solo ascoltare
devi leggere più libri
che puoi, devi studiare,
E' tutto scritto
catalogato
ogni segreto
ogni peccato
Saprai perchè, saprai perchè
quando sarai grande
saprai perchè...





sreda, 9. november 2005

44 QUANDO QUANDO QUANDO (Tony Renis)



Dimmi quando tu verrai, dimmi quando quando quando
l'anno, il giorno e l'ora in cui forse tu mi bacerai
Ogni istante attender
ò fino a quando quando quando
d'improvviso ti vedr
ò sorridente accanto a me
Se vuoi dirmi di s
í devi dirlo perchè
non ha senso per me la mia vita senza te

Dimmi quando tu verrai, dimmi quando quando quando
e baciandomi dirai ''non ci lasceremo mai''!

 
 
 



torek, 8. november 2005

47 QUANDO LA LUNA COMPARE 1959

Quando la luna compare
dietro la trama dei pini
odo dei grilli il cantare
fra i verdi pascoli alpini.
Par che una voce discenda
e ai dolci sogni ci chiama
quando la luna s’accende
dei pini dietro la trama.
Oh, oh, oh ....



ponedeljek, 7. november 2005

o5 QUANDO IL PRIMO SOLE - IL DELFINO E LA COLOMBA (Scout - Revival)





Quando il primo sole in alto si levò
vide uno spettacolo che lo innamorò;
questa nostra terra vista da lassù,
sembra un mare verde con un mare blu vicino.
Che paradiso che è, voglio che viva, che viva,
che tutto passi e tutto torni;
che paradiso che è qui,
voglio che viva, che viva per sempre così.
Il delfino un giorno disse "Tu chi sei?"
"Sono una colomba e so volare sai"
"Ed allora dimmi, cosa vedi tu?"
"Vedo un mare verde con un mare blu vicino”.
Tutta la natura sa parlarti sai
se la stai a sentire te ne accorgerai
prova ad ascoltarla ed i rumori suoi
ti saranno intorno mentre gli occhi tuoi vedranno.

nedelja, 6. november 2005

46 QUANDO FRA NOI SEI TU Motivo: Cielo in una stanza

Quando fra noi sei tu
tutto intorno si trasforma
anche se inverno c’è
sembra che risplenda il sole.
Il fango pare d’or,
la nebbia si dilegua:
è come un Tabor 
che tutto si trasfigura
Quando fra noi sei Tu
tutto informa la Sapienza,
ci trasfigura in Te.
Tutti nuovi ci sentiamo
come i discepoli,
ci avvolge il Paradiso
celeste musica,
e noi vogliam restare
sempre in te e con te fra noi.
....



sobota, 5. november 2005

13 QUANDO FINISCE UN AMORE (Riccardo Cocciante)


Quando finisce un amore così com'è finito il mio
senza una ragione n
è un motivo, senza niente
ti senti un nodo nella gola,
ti senti un buco nello stomaco
ti senti un vuoto nella testa e non capisci niente
e non ti basta più un amico e non ti basta più distrarti
e non ti basta bere da ubriacarti
e non ti basta ormai più niente
e in fondo pensi, ci sarà un motivo
e cerchi a tutti i costi una ragione
eppure non c'
è mai una ragione
perché un amore debba finire
e vorresti cambiare faccia, e vorresti cambiare nome
e vorresti cambiare aria, e vorresti cambiare vita
e vorresti cambiare il mondo
ma sai perfettamente
che non ti servirebbe a niente
perché c'
è lei, perché c'è lei
perché c'
è lei nelle tue ossa
perché c'
è lei nella tua mente
perché c'
è lei nella tua vita
e non potresti più mandarla via,
nemmeno se cambiassi faccia
nemmeno se cambiassi nome
nemmeno se cambiassi aria
nemmeno se cambiassi vita
nemmeno se cambiasse il mondo
però, se potessi ragionarci sopra
saprei perfettamente che domani sarà diverso
lei non sarà più lei
io non sarò lo stesso uomo
magari l'avrò già dimenticata
magari se potessi ragionarci sopra
e se potessi ragionarci sopra
ma non posso, perché,
quando finisce un amore.