petek, 30. september 2005

o4 PIOVE (Domenico Modugno)


Mille violini suonati dal vento,
tutti i colori dell'arcobaleno
vanno a fermare la pioggia d'argento
ma piove piove
sul nostro amor.
Ciao ciao bambina
un bacio ancora e poi per sempre
ti perderò
come una fiaba l'amore passa
c'èra una volta poi non c'è più
cos'è che trema sul tuo visino
è pioggia o pianto
dimmi cos'è
vorrei trovare parole nuove
ma piove piove sul nostro amor.
(Ciao bambina,
ti voglio bene da morire
ciaooooo.....ciaooooo)
Ciao ciao bambina
non ti voltare non posso dirti
rimani ancor
vorrei trovare
parole nuove ma piove piove
sul nostro amor

četrtek, 29. september 2005

o5 PINNE, FUCILE ED OCCHIALI (Edoardo Vianello)


Con le pinne, fucile ed occhiali
quando il mare è una tavola blu
sotto un cielo di mille colori
ci tuffiamo con la testa all'ingiù!
Mentre tutta la gente è assopita
sulla sabbia bruciata dal sol
ci scambiamo nell'acqua salata
un dolcissimo bacio d'amor!





sreda, 28. september 2005

55 PIM PAM (Canto popolare italiano)





Nella casa sulla montagna
un camino grande grande sta,
nel camino grande grande grande
un gran fuoco fuoco fuoco va.
Percio' pim pam, le scarpe pim pam,
di notte fan sul sentiero di pietre grosse,
pim pam, le scarpe pim pam,
di notte fan sul sentiero cosi'.
Nella casa sulla montagna
un signore grande grande sta,
nella casa verde viola e bianca
tante sedie rosse e gialle ha.
Nella casa sulla montagna
una sedia a tutti tutti da,
e ciascuno togliera' le scarpe
tutti insieme poi si danzera'.

torek, 27. september 2005

1o PIERRE (Pooh)



Penso a te nei tempi della scuola con noi
sottile pallido e un po' perso
tu già da noi cosi diverso triste.
Penso a te ricordo, si rideva tra noi
di quel tuo sguardo di bambina
di quella tua dolcezza strana triste. 
Pierre ti ho rivisto questa sera e tu
tu abbassi gli occhi ti nascondi e poi te ne vai.
Scusami se ti ho riconosciuto però
sotto il trucco gli occhi sono i tuoi
non ti arrendi a un corpo che non vuoi senti.
Pierre sono grande ed ho capito sai
io ti rispetto resta quel che sei tu che puoi.



  

ponedeljek, 26. september 2005

18 PIERO E CINZIA (Antonello Venditti)


Cinzia cantava le sue canzoni
e si scriveva i testi sul diario per sentirli ieri,
e proprio nell'ora di religione
quando tutto il mondo sembra buono, anche il professore,
e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno.
Piero suonava solo la musica reggae
e i suoi capelli erano serpenti neri di medusa Marley,
sposati in fretta e con un figlio in arrivo,
un figlio nuovo di zecca da crescere bene.
Partirono insieme, destinazione San Siro,
con tutto quello che avevano in tasca, un indirizzo sicuro,
e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno.
E si che a Milano quel giorno era Giamaica,
con quelle palme immense sulle strade vuote , a 41 all'ombra,
e quando gli idranti spararono sul cielo,
qualcuno disse "Guarda verso il palco, c'è l'arcobaleno"
e venne la notte da centomila fiammelle,
la musica correva come un filo su tutta la mia pelle,
e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno.
Dai Cinzia torna a casa, dai Cinzia torna a casa...




nedelja, 25. september 2005

o6 PICCOLO UOMO (Mia Martini)


Due mani fredde nelle tue 
bianche colombe dell’addio 
che giorno triste questo mio 
se oggi tu ti liberi di me 
di me che sono tanto fragile 
e senza te mi perderò
Piccolo uomo non mandarmi via 
io piccola donna morirei
è l’ultima occasione per vivere 
vedrai che non la perderò - e no!
è l’ultima occasione per vivere 
avrò sbagliato si lo so'
ma insieme a te ci riuscirò e si! 
perciò ti dico 
piccolo uomo non mandarmi via 
io piccola donna morirei
Aria di pioggia su di noi 
e… tu non mi parli più cos’hai 
certo se fossi al posto tuo 
io so' gia che cosa mi direi 
da sola mi farei un rimproverò 
e dopo mi perdonerei
Io devo – io voglio vivere 
insieme a te ci riuscirò  
io devo – io voglio vivere ci riusciremo insieme. 
piccolo uomo non mandarmi via 
io piccola donna morirei. 




sobota, 24. september 2005

14 PICCOLO GRANDE AMORE (Claudio Baglioni)






Quella sua maglietta fina
tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto
e quell'aria da bambina
che non glielo detto mai ma io ci andavo matto
e chiare sere d'estate
il mare i giochi e le fate
e la paura e la voglia
di essere nudi
un bacio a labbra salate
il fuoco quattro risate
e far l'amore giù al faro...
ti amo davvero ti amo lo giuro...ti amo ti amo
davvero!
e lei
lei mi guardava con sospetto
poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto
ed io
io non ho mai capito niente
visto che ora mai non me lo levo dalla mente
che lei lei era
un piccolo grande amore
solo un piccolo grande amore
niente più di questo niente più!
mi manca da morire
quel suo piccolo grande amore
adesso che saprei cosa dire
adesso che saprei cosa fare
adesso che voglio
un piccolo grande amore
quella camminata strana
pure in mezzo a chissacchè l'avrei riconosciuta
mi diceva "sei una frana"
ma io questa cosa qui mica l'ho mai creduta
e lunghe corse affannate
incontro a stelle cadute
e mani sempre più ansiose
di cose proibite
e le canzoni stonate
urlate al cielo lassù
"chi arriva prima a quel muro..."
non sono sicuro se ti amo davvero
non sono...non sono sicuro...
e lei
tutto ad un tratto non parlava
ma le si leggeva chiaro in faccia che soffriva
ed io
io non lo so quant'è che ha pianto
solamente adesso me ne sto rendendo conto
che lei lei era
un piccolo grande amore
solo un piccolo grande amore
niente più di questo niente più
mi manca da morire
quel suo piccolo grande amore
adesso che saprei cosa dire
adesso che che saprei cosa fare
adesso che voglio
un piccolo grande amore... 





petek, 23. september 2005

o4 PICCOLI GIGANTI (Mattia Bazar)










Il tempo qui non passa mai
in questo grigio di città
quando il cielo mi fa paura
si può morire di poesia
od impazzire di realtà.
Prigionieri di queste mura
dove sei principe del blu
principessa delle stelle
ti chiamavano amore e libertà
ora chied la mia pelle
non è un gioco da ragazzi
fare i grandi e poi crescere
senza fare passi falsi mai
e andare avanti
come piccoli giganti
fuorilegge ma sarà così
che diventeranno uomini
anche da soli!
La solitudine mi fa
a volte troppa compagnia
nel silenzio della mia stanza
dove sei quando ti vorrei
quando cresce la mia rabbia
se mi perdo non andare via
come un segno sulla sabbia.
Dove sei amico dei miei guai
quando c'è da stare male
la ferita non si è chiusa mai
e adesso bruci più del sale.
Siamo piccoli giganti. 

četrtek, 22. september 2005

269 PICCOLE STORIE (Gen)

Vivere
mescolati fra una folla
che non va,
che non ha tempo,
non ha fantasia,
e ricamare di felicità
i nostri brevi attimi.
Vivere
sfidando un mondo che non sembra
aver pietà di chi ha sofferto,
e ritrovare in noi
la forza di accettare gli ultimi,
con una nuova dignità.
Vivere
in un'avventura immensa
stretti ad una mano
che non lascia mai.
Storie di gente
di case e finestre
che si aprono alla novità,
piccole storie di vite
giocate a far splendere l'oscurità.
Storie di uomini
e donne che avanzano
e che non si arrendono mai,
piccole storie di eroi
che lasciano un segno di libertà.
Vivere
sciogliendo il gelo
che attanaglia le città
con tanta noia
e tanta nostalgia,
bruciando alle radici l'apatia
che scava abissi fra di noi.
Vivere
in un'avventura immensa
stretti ad una mano
che non lascia mai.


---------------------





Sibm
Vivere
                               SOL#
mescolati fra una folla
che non va,
che non ha tempo,
              Mibm
non ha fantasia,
                            FA#
e ricamare di felicità
                            DO#
i nostri brevi attimi.

Vivere
sfidando un mondo che non sembra
aver pietà di chi ha sofferto,
e ritrovare in noi
la forza di accettare gli ultimi,
con una nuova dignità.

Mibm SIb
Vivere
SI
in un'avventura immensa
Sol#m
stretti ad una mano
                Sibm   MIb
che non lascia mai.

SOL#
Storie di gente
     Fam
di case e finestre
            MIb
che si aprono alla novità,
Sibm                     DO#
piccole storie di vite
                        Fam                      MIb
giocate a far splendere l'oscurità.

Storie di uomini
e donne che avanzano
e che non si arrendono mai,
piccole storie di eroi
che lasciano un segno di libertà.

Vivere
sciogliendo il gelo
che attanaglia le città
con tanta noia
e tanta nostalgia,
bruciando alle radici l'apatia
che scava abissi fra di noi.

Vivere
in un'avventura immensa
stretti ad una mano
che non lascia mai.

Storie di gente ...

sreda, 21. september 2005

22 PICCOLA MELA (Francesco De Gregori)









Mi metto in tasca una piccola mela,
Ti legassero in piazza con chiodi
e catene se davvero non sei sincera.
La figlia del dottore è una maestrina.
E conosce a memoria tutti i libri di Omero,
li ripassa tre volte la mattina.
Mi metto in tasca un piccolo fiore,
Ti legassero stretta alla quercia più vecchia,
se davvero non vuoi il mio cuore.
La figlia del dottore sa cantare.
E mi piace poi tanto quel suo modo di fare,
forse un giorno faremo l'amore. 




torek, 20. september 2005

16 PICCOLA KETTY (Pooh)



  
 Oh, oh piccola Katy. 
Stanotte hai bruciato
tutti i ricordi del tuo passato
tutte la bambole con cui dormivi
de il tuo diario che sempre riempivi
solo con ciò che faceva piacere
a chi di notte l’andava a vedere 

Stanotte hai capito
che carezzandoti ti hanno tradito
e alle tue mani han rubato il calore
che si conquista in un’ora d’amore
e in questo mattino di grigia foschia
di colpo hai deciso di andartene via.

La porta é socchiusa
non devi nemmeno inventare una scusa
dormono tutti di un sonno profondo
e questo silenzio é la fine del mondo
chiudi pian piano e ritorna a dormire
nessuno nel mondo ti deve sentire
piccola Katy, bye.

ponedeljek, 19. september 2005

o1 PICCOLA E FRAGILE (Drupi)


Non dai modo di trovarti mai sincera
magari hai voglia e dici no
Quanti bagni mozzafiato insieme e poi di sera
vicino vicino a me tremi un po'
Non cercare di negare che stasera
magari se insisto io ti avrò.
Cosi piccola e fragile mi sembri tu
e sto sbagliando di più.
Cosi piccola accanto a me
e fragile o no
ma in fondo sei molto più forte di me!!!
L'apparenza gioca contro me, lo vedo
figurati se ci stai tu con me
non sei cosa che pu
ò divenire mia, davvero
pero se ci filo io dietro te.
Ma in fondo sei molto pi
ù forte di me
e con la voce che hai sensazioni mi dai
m'innamoro, fragile sei tu...
Sottovoce tu mi esponi i tuoi problemi
poi ridi e ti neghi a me
mentre io ho bisogno delle fresche mani tue, ci credi?





nedelja, 18. september 2005

19 PICCOLA CITTÀ (Francesco Guccini - I Nomadi)


Piccola città, bastardo posto,
appena nato ti compresi o fu il fato che in tre mesi mi spinse via;
piccola città io ti conosco,
nebbia e fumo non so darvi il profumo del ricordo che cambia in meglio,
ma sono qui nei pensieri le strade di ieri, e tornano
visi e dolori e stagioni, amori e mattoni che parlano...
Piccola città, io poi rividi
le tue pietre sconosciute, le tue case diroccate da guerra antica;
mia nemica strana sei lontana
coi peccati fra macerie e fra giochi consumati dentro al Florida:
cento finestre, un cortile, le voci, le liti e la miseria;
io, la montagna nel cuore, scoprivo l' odore del dopoguerra...
Piccola città, vetrate viola,
primi giorni della scuola, la parola ha il mesto odore di religione;
vecchie suore nere che con fede
in quelle sere avete dato a noi il senso di peccato e di espiazione:
gli occhi guardavano voi, ma sognavan gli eroi, le armi e la bilia,
correva la fantasia verso la prateria, fra la via Emilia e il West...
Sciocca adolescenza, falsa e stupida innocenza,
continenza, vuoto mito americano di terza mano,
pubertà infelice, spesso urlata a mezza voce,
a toni acuti, casti affetti denigrati, cercati invano;
se penso a un giorno o a un momento ritrovo soltanto malinconia
e tutto un incubo scuro, un periodo di buio gettato via...
Piccola città, vecchia bambina
che mi fu tanto fedele, a cui fui tanto fedele tre lunghi mesi;
angoli di strada testimoni degli erotici miei sogni,
frustrazioni e amori a vuoto mai compresi;
dove sei ora, che fai, neghi ancora o ti dai sabato sera?
Quelle di adesso disprezzi, o invidi e singhiozzi se passano davanti a te?
Piccola città, vecchi cortili,
sogni e dei primaverili, rime e fedi giovanili, bimbe ora vecchie;
piango e non rimpiango, la tua polvere, il tuo fango, le tue vite,
le tue pietre, l'oro e il marmo, le catapecchie:
così diversa sei adesso, io son sempre lo stesso, sempre diverso,
cerco le notti ed il fiasco, se muoio rinasco, finchè non finirà...








sobota, 17. september 2005

2o PIAZZA GRANDE (Lucio Dalla)








Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è
sulle panchine in Piazza Grande,
ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'è.
Dormo sull'erba e ho molti amici intorno a me,
gli innamorati in Piazza Grande,
dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
A modo mio avrei bisogno di sognare anch'io.
Una famiglia vera e propria non ce l'ho
e la mia casa è Piazza Grande,
a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.
Con me di donne generose non ce n'è,
rubo l'amore in Piazza Grande,
e meno male che briganti come me qui non ce n'è.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
Avrei bisogno di pregare Dio.
Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
a modo mio quel che sono l'ho voluto io
Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
sotto le stelle in Piazza Grande,
e se la vita non ha sogni io li ho e te li do.
E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande,
tra i gatti che non han padrone come me attorno a me




četrtek, 15. september 2005

21 PIANO BAR (Francesco De Gregori)









Uno scudo bianco in campo azzurro,
è la sua fotografia,
chiunque lo conosca bene
può chiamarlo senza offesa
uomo di poca malinconia.
È un pianista di piano bar,
vende a tutti quel che fa
non sperare di farlo piangere,
perché piangere non sa.
Nella punta delle dita poco jazz,
poche ombre nella vita.
Solo un pianista di piano bar
e suonerà finché lo vuoi sentire
non ti deluderà,
solo un pianista di piano bar
e canterà finché lo vuoi sentire
non ti disturberà.
Questo strano tipo di bambina,
vuole la compagnia,
la risata forte e l'amicizia a cena,
ama se stesso senza allegria.
È un pianista di piano bar,
vende a tutti quel che fa
non sperare di farlo piangere,
perché piangere non sa.
Nella punta delle dita poco jazz,
poche ombre nella vita.
Solo un pianista di piano bar
e suonerà finché lo vuoi sentire
non ti disturberà,
solo un pianista di piano bar
e canterà finché lo vuoi sentire
non ti deluderà. 





sreda, 14. september 2005

2o PEZZI DI VETRO (Francesco De Gregori)


L'uomo che cammina sui pezzi di vetro
dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore
e una luna e dei fuochi alle spalle mentre balla e balla,
sotto l'angolo retto di una stella.
Niente a che vedere col circo,
nè acrobati nè mangiatori di fuoco,
piuttosto un santo a piedi nudi,
quando vedi che non si taglia, già lo sai.
Ti potresti innamorare di lui,
forse sei già innamorata di lui,
cosa importa se ha vent'anni
e nelle pieghe della mano,
una linea che gira e lui risponde serio
"è mia"; sottindente la vita.
E la fine del discorso la conosci già,
era acqua corrente un pò di tempo fà che ora si è fermata qua.
Non conosce paura l'uomo che salta
e vince sui vetri e spezza bottiglie e ride e sorride,
perchè ferirsi non è impossibile,
morire meno che mai e poi mai.
Insieme visitata è la notte che dicono ha due anime
e un letto e un tetto di capanna utile e dolce
come ombrello teso tra la terra e il cielo.
Lui ti offre la sua ultima carta,
il suo ultimo prezioso tentativo di stupire,
quando dice "È quattro giorni che ti amo,
ti prego, non andare via, non lasciarmi ferito".
E non hai capito ancora come mai,
mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.
Però stai bene dove stai. Però stai bene dove stai. 






torek, 13. september 2005

o2 PESCATORE (Pierangelo Bertoli)










Getta le tue reti
buona pesca ci sarà
e canta le tue canzoni
che burrasca calmerà
pensa pensa al tuo bambino
al saluto che ti mandò
e tua moglie sveglia di buon mattino
con Dio di te parlò
con Dio di te parlò
Dimmi dimmi mio Signore
dimmi che tornerà
l'uomo mio difendi dal mare
dai pericoli che troverà
troppo giovane son io
ed il nero è un triste colore
la mia pelle bianca e profumata
ha bisogno di carezze ancora
ha bisogno di carezze ora
Pesca forza tira pescatore
pesca e non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
quando la sua furia diventa grande
e la sua onda è un gigante
la sua onda è un gigante
Dimmi dimmi mio Signore
dimmi se tornerà
quell'uomo che sento meno mio
ed un altro mi sorride già
scaccialo dalla mia mente
non indurmi nel peccato
un brivido sento quando mi guarda
e una rosa egli mi ha dato
una rosa lui mi ha dato
Rosa rossa pegno di amore
rosa rossa malaspina
nel silenzio della notte ora
la mia bocca gli è vicina
no per Dio non farlo tornare
dillo tu al mare
è troppo forte questa catena
io non la voglio spezzare
io non la voglio spezzare
Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
anche quando l'onda ti solleva forte
e ti toglie dal tuo pensare
e ti spazza via come foglia al vento
che vien voglia di lasciarsi andare
più leggero nel suo abbraccio forte
ma è così cattiva poi la morte
è così cattiva poi la morte
Dimmi dimmi mio Signore
dimmi che tornerà
quell'uomo che sento l'uomo mio
quell'uomo che non saprà
che non saprà di me,
di lui e delle sue promesse vane
di una rosa rossa qui tra le mie dita
di una storia nata già finita
di una storia nata già finita
Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
e si placa e tace senza resa
e ti aspetta per ricominciare






ponedeljek, 12. september 2005

o2 LE PERSONE INUTILI (Paolo Vallesi)





C'è anche un'altra umanità
dietro a sé non lascerà
leggi e monumenti
gente destinata a perdere
e nessuno canterà
i suoi fallimenti.
Uomini in balia
di un Dio e della disallegria
che non li abbandona mai
aghi nei pagliai
nascosti fra i passanti.
Sono le persone inutili

gente che non riesce a vivere
che non mostra i denti e i muscoli
che si arrende prima o poi.
Sono le persone inutili
le più vere le più umili
che non troveremo mai
sui giornali o nei cortei
ma che amano ogni giorno molto più di noi.
E continuano così

rassegnati a dire sì
a tirare avanti
sempre condannati a illudersi
di trovarsi dentro a un film
finalmente amanti.
Uomini in balia
dei sogni e della nostalgia
che non cresceranno mai
nani in mezzo ai guai
col cuore di giganti.
Sono le persone inutili

gente destinata a perdersi
che nell'anima ha troppi lividi
che non si difende più
e si ammala prima o poi.
Perché le persone inutili
sono sole sono fragili
e non prenderanno mai
né medaglie né trofei
ma amano ogni giorno
molto più di noi .
Tutte le persone inutili

vinceranno prima o poi
ma non lo sapranno mai
e nel loro paradiso
non ci andremo noi. 

nedelja, 11. september 2005

o8 PERDONO (Caterina Caselli)


Perdono, perdono, perdono...
io soffro più ancora di te!
Diceva le cose che dici tu
Aveva gli stessi occhi che hai tu
Mi avevi abbandonata
ed io mi son trovata
a un tratto già abbracciata a lui...
Perdono, perdono, perdono...
io soffro più ancora di te!
Perdono, perdono, perdono...
il male l'ho fatto più a me!
A volte piangendo non vedi più
Da come ha sorriso, sembravi tu...
Di notte è molto strano
ma il fuoco di un cerino
ti sembra il sole che non hai! 





petek, 9. september 2005

o2 PERDERE L'AMORE (Massimo Ranieri)



E adesso andate via voglio restare solo 
con la malinconia, volare nel suo cielo
Non chiesi mai chi eri, perchè segliesti me 
me che fino a ieri credevo fossi un re 
Perdere l'amore quando si fa sera 
quando tra i capelli un po' di argento li colora rischi d'impazzire, può scoppiarti il cuore 
perdere una donna e avere voglia di morire Lasciami gridare rinnegare il cielo 
prendere a sassate tutti i sogni ancora in volo 
li farò cadere ad uno ad uno 
spezzerò le ali del destino e ti avrò vicino Comunque ti capisco e ammetto che sbagliavo facevo le tue scelte chissà che pretendevo 
e adesso che rimane di tutto il tempo insieme 
un uomo troppo solo che ancora ti vuole bene
Perdere l'amore quando si fa sera 
quando sopra il viso c'è una ruga che non c'era
provi a ragionare, fai l'indifferente 
fino a che ti accorgi che non sei servito a niente 
E vorresti urlare, soffocare il cielo 
sbattere la testa mille volte contro il muro 
respirare forte il suo cuscino 
dire è tutta colpa del destino se non ti ho vicino
Perdere l'amore, maledetta sera 
che raccoglie i cocci di una vita immaginaria 
pensi che domani è un giorno nuovo 
ma ripeti non me l'aspettavo, non me l'aspettavo


  

sreda, 7. september 2005

o3 PERCHÉ TI AMO (Camaleonti)


Perche ti amo
e sta nascendo
mezzo sentimento
dolce aria
da incoscente
fa parte del
tuo gioco assurdo
girare intorno
a te lo sguardo
come sei pulita
si risveglia
dentro me il poeta
per un attimo
di eternità
perche ti amo
io non lo so
ma stai sicura che
non dormirò
e tu sorriderai
pensando che
con te nessuno mai
ha fatto come me
volava in aria
la mia giacca appena
chiusa la tua porta
e tu m'hai visto
mentre uscivi
e salutarmi
un'altra volta
perche ti amo
il mondo ormai
scompare piano
in fondo agli occhi tuoi.
l'estate sembra
sempre azzurra
eppure ci son luci
ed ombre
come puoi lasciarmi
oppure pensi
come puoi tenermi
dolce attimo
di eternità
come ti amo
volava in aria
la mia giacca appena
chiusa la tua porta
dicevi tu sei matto
ma ti amo il resto
cosa importa.
e stai sicura che
non dormirò
perche ti amo
il mondo ormai
scompare piano
in fondo agli occhi tuoiAmore senz'amore
amore senza vita
amore tu non hai pietà di me
eppure t'ho inventato con tanta fantasia
con tutta la tristezza che c'è in me
e tu cambi bandiera
ma tu che cosa credi
che il mondo sia di pietra
la goccia bacia il sasso e se ne va
ma non conosci il pianto
di quella che vuol bene
di una che vuol bene come me
e tu cambi bandiera
non illuderti mai mai mai mai
amore tu non hai pietà di me
perchè cambi bandiera





torek, 6. september 2005

267 PERCHÈ TI AMO (Ciprì / Enderle)

Tra milioni di modi per dirmi :"Ti amo"
Dio hai scelto per me: quello a te più lontano.
mi hai visto lottare, sperare soffrire,
hai deciso di vivere qui...e morire.
Più lontano per te, ma per me più vicino;
uno in tutto con me, con il mio destino.
Non guardi il tuo cielo, il calore del sole
mi cerchi nel buio, mi chiami per nome.
Mi hai visto nel pianto
hai pianto con  me;
nei guai fino al collo:
tu nei guai, come me.
Nell'assurdo il tuo grido: "Perché?"
Primavera che muore con te.
In un vicolo cieco, tu cieco sei lì;
crolla il cielo di schianto, nello schianto sei lì;
la testa che scoppia, il passato che pesa,
una vita mal spesa, ti trovo anche lì.
E' l'amore che unisce amori lontani:
tra due mondi tu muori per dire che mi ami.
Dal quel seme nel buio la risposta è partita:
un milione di modi per dare la vita.
Primavera che muore con te.
...Primavera che nasce, rinasce con te.
--------------



Rem                          Do
Tra milioni di modi per dirmi: "Ti amo"
Sib                                           Lam7
Dio hai scelto per me quello a te più lontano.
Solm7                                      SIb
Mi hai visto lottare, sperare soffrire,
DO                                                           FA       DO
hai deciso di vivere qui ... e morire.

Rem                                 Do
Più lontano per te, ma per me più vicino;
Sib                                     Lam7
uno in tutto con me e col mio destino.
Solm7                                              SIb
Non guardi il tuo cielo, il calore del sole
DO                                                               Dom6 RE7
mi cerchi nel buio, mi chiami per nome.

SOL
Mi hai visto nel pianto
                               Mim
hai pianto con me;

nei guai fino al collo
                                      DO
tu nei guai, come me.
                     SOL                                  Lam
Nell'assurdo il tuo grido: "Perché?"
             DO                                      SOL
Primavera che muore con te.

In un vicolo cieco, tu cieco sei lì;
crolla il cielo di schianto, nello schianto sei lì;
la testa che scoppia, il passato che pesa,
una vita mal spesa, ti trovo anche lì.

E' l'amore che unisce amori lontani:
tra due mondi tu muori per dire che mi ami .
Dal seme nel buio la risposta è partita:
un milione di modi per dare la vita.

Mi hai visto nel pianto