četrtek, 30. avgust 2001

o2 A NAZARETH (Valerio Ciprì)

 
ORIGINAL



''samo spremljava''

 

E il sole all’orizzonte
si alzava e poi scendeva
ed era giorno e sera,
come sempre.
E Nazareth viveva, come un viandante stanco,
immersa nei pensieri di ogni giorno:
il campo da arare, il gregge da tosare,
gli affari da concludere entro sera;
la festa per gli sposi, il lutto per chi muore,
la gioia di una nascita e l’attesa.
A Nazareth qualcuno forse pensava a Dio
col sabato, le decime e il digiuno.
E a volte tra la folla qualcuno si chiedeva:
ma quando arriverà per noi il Messia?
E c’era chi sperava e c’era chi credeva
che ormai la sua venuta era vicina. 
A Nazareth nessuno avrebbe mai pensato
che il tempo giusto ormai era venuto:
un’umile famiglia, confusa fra le tante
aveva accolto Dio su questa terra.
Giuseppe il falegname, Maria donna di casa
nutrivano l'autore della vita.
A Nazareth la gente entrava in quella casa
e lì trovava amore in ogni cosa,
sentiva l’armonia, provava quella pace,
ma mai nessuno ne scoprì il mistero.
La casa di due sposi, la vita più normale,
ma lì voltava pagina la storia.
E’questa l’attrattiva di ieri, d’oggi e di sempre:
portare con la vita Dio nel mondo.
Andare tra la folla, uomo accanto a uomo
e avvolgere di luce il mondo intero;
dividere con tutti offese, fame e gioia
e far di tutti una famiglia sola.
E il sole all’orizzonte
risplenderà sereno
perché vedrà la terra
come il cielo. 


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