È una notte di pioggia ed è San Valentino,
con il cielo che lava le bestemmie in città
c'è Luigi seduto sul letto, Marta che stira di là,
c'è una radio che canta ''l'anno che verrà''.
Ehi Marta tesoro t'avrei voluto comprare,
centomila diamanti e quel vestito blu,
ma avevo i soldi contati, dovevo farmi capisci anche tu,
Marta io amo te ma lei mi tira di più,
Non è stato facile fare l'amore ed avere paura di te,
sentirmi il corpo forte e il cuore fragile,
Marta in mezzo a questo veleno io so che c'è la porta del cielo.
Allora prendi il tuo cuore e mettilo su un treno,
e dai retta a tua madre meriti di più,
del bambino che non ti darò di tutti quei lividi andati,
di un amore fatto di stereo rubati, non è stato facile difenderti da tutti e non difenderti da me,
tutte quelle notti a dirmi ''la tua dignità, dov'è'',
oggi la mia dignità è salvarti via da me.
...c'è Luigi disteso sul letto anche la sua vita è stesa là,
Marta che lo accarezza, Marta prende le scarpe e se ne va.
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