petek, 31. avgust 2001
četrtek, 30. avgust 2001
o2 A NAZARETH (Valerio Ciprì)
ORIGINAL
E il sole all’orizzonte
si
alzava e poi scendeva
ed era
giorno e sera,
come
sempre.
E
Nazareth viveva, come un viandante stanco,
immersa
nei pensieri di ogni giorno:
il
campo da arare, il gregge da tosare,
gli
affari da concludere entro sera;
la
festa per gli sposi, il lutto per chi muore,
la
gioia di una nascita e l’attesa.
A
Nazareth qualcuno forse pensava a Dio
col
sabato, le decime e il digiuno.
E a
volte tra la folla qualcuno si chiedeva:
ma
quando arriverà per noi il Messia?
E c’era
chi sperava e c’era chi credeva
che
ormai la sua venuta era vicina.
A
Nazareth nessuno avrebbe mai pensato
che il
tempo giusto ormai era venuto:
un’umile
famiglia, confusa fra le tante
aveva
accolto Dio su questa terra.
Giuseppe il falegname, Maria donna di casa
nutrivano l'autore della vita.
A
Nazareth la gente entrava in quella casa
e lì
trovava amore in ogni cosa,
sentiva
l’armonia, provava quella pace,
ma mai
nessuno ne scoprì il mistero.
La casa
di due sposi, la vita più normale,
ma lì
voltava pagina la storia.
E’questa
l’attrattiva di ieri, d’oggi e di sempre:
portare
con la vita Dio nel mondo.
Andare tra
la folla, uomo accanto a uomo
e
avvolgere di luce il mondo intero;
dividere
con tutti offese, fame e gioia
e far
di tutti una famiglia sola.
E il
sole all’orizzonte
risplenderà
sereno
perché
vedrà la terra
come il
cielo.
sreda, 29. avgust 2001
o4 A MUSO DURO (Pierangelo Bertoli)
E adesso che farò, non so che dire
e ho freddo come quando stavo solo
ho sempre scritto i versi con la penna
non ordini precisi di lavoro.
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
e quelli che rubavano un salario
i falsi che si fanno una carriera
con certe prestazioni fuori orario
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
Ho speso quattro secoli di vita
e ho fatto mille viaggi nei deserti
perchè volevo dire ciò che penso
volevo andare avanti ad occhi aperti
adesso dovrei fare le canzoni
con i dosaggi esatti degli esperti
magari poi vestirmi come un fesso
per fare il deficiente nei concerti.
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
Non so se sono stato mai poeta
e non mi importa niente di saperlo
riempirò i bicchieri del mio vino
non so com'è però vi invito a berlo
e le masturbazioni celebrali
le lascio a chi è maturo al punto giusto
le mie canzoni voglio raccontarle
a chi sa masturbarsi per il gusto.
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
e ho freddo come quando stavo solo
ho sempre scritto i versi con la penna
non ordini precisi di lavoro.
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
e quelli che rubavano un salario
i falsi che si fanno una carriera
con certe prestazioni fuori orario
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
Ho speso quattro secoli di vita
e ho fatto mille viaggi nei deserti
perchè volevo dire ciò che penso
volevo andare avanti ad occhi aperti
adesso dovrei fare le canzoni
con i dosaggi esatti degli esperti
magari poi vestirmi come un fesso
per fare il deficiente nei concerti.
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
Non so se sono stato mai poeta
e non mi importa niente di saperlo
riempirò i bicchieri del mio vino
non so com'è però vi invito a berlo
e le masturbazioni celebrali
le lascio a chi è maturo al punto giusto
le mie canzoni voglio raccontarle
a chi sa masturbarsi per il gusto.
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
torek, 28. avgust 2001
o5 A MIA MOGLIE (Charles Aznavour)
Quando l'aratro dell'età i nostri visi segnerà
con i lunghi solchi che vi avrà scavato
I nostri figli grandi ormai saranno andati via di qui
per aumentare in fondo a noi il vuoto
Quand'ogni gesto nascerà più lento nell'intimità per tutto il tempo che sarà passato
Parlarti allora non sarà pensare a quello che verrà ma ricordare tutto ciò che è stato
A passi lenti tu verrai con me per viali di azalee
senz'avvenire con le idee più chiare
non sarà facile però malgrado quello che dirò negare il tempo che non può tornare
Quando la nostra vita in due progetti nuovi non avrà
avremo un libro da poter aprire
memorie scritte insieme a te senza concluderle perchè
solo il finale mancherà ancora
Quando il tempo sfiorerà la soglia dell'eternità
e qualche cosa mi dirà ci siamo
ponedeljek, 27. avgust 2001
28 A MARIA
Il mondo riarso invoca amor
cerca felicità, sì
Tu che la vita ci mostrasti,
Tu che ogni angoscia
illuminasti,
Tu la Desolata
in Cielo sei Assunta
e ci conduci.
Festanti, uniti, oltre il dolor
regna la clarità, sì
l’Opera Tua tutta spiegata
è verso il sole incamminata
nella pace vera
ognun di noi in Cielo contemplò.
Maria Assunta in Paradiso
sintesi de1l’umanità
la Chiesa tutta che Tu esprimi
in Paradiso un giorno arriverà.
Il mondo riarso invoca amor
in Cielo or sei Assunta
e ci conduci. (bis)
cerca felicità, sì
Tu che la vita ci mostrasti,
Tu che ogni angoscia
illuminasti,
Tu la Desolata
in Cielo sei Assunta
e ci conduci.
Festanti, uniti, oltre il dolor
regna la clarità, sì
l’Opera Tua tutta spiegata
è verso il sole incamminata
nella pace vera
ognun di noi in Cielo contemplò.
Maria Assunta in Paradiso
sintesi de1l’umanità
la Chiesa tutta che Tu esprimi
in Paradiso un giorno arriverà.
Il mondo riarso invoca amor
in Cielo or sei Assunta
e ci conduci. (bis)
nedelja, 26. avgust 2001
o1 A MANO A MANO (Riccardo Cocciante)
A mano a mano ti accorgi che il vento
Ti soffia sul viso e ti ruba un sorriso
La vecchia stagione che sta per finire
Ti soffia sul cuore e ti ruba l'amore
A mano a mano si scioglie nel pianto
Quel dolce ricordo sbiadito dal tempo
Di quando vivevi con me in una stanza
Non c'erano soldi ma tanta speranza
E a mano a mano mi perdi e ti perdo
E quello che è stato ci sembra più assurdo
Di quando la notte eri sempre più vera
E non come adesso nei sabato sera.
Ma dammi la mano e torna vicino
Può nascere un fiore nel nostro giardino
Che neanche l'inverno potrà mai gelare
Può crescere un fiore da questo mio amore per te
E a mano a mano vedrai che nel tempo
Lì sopra il tuo viso lo stesso sorriso
Che il vento crudele ci aveva rubato
Che torna fedele
L'amore è tornato da te.
Ti soffia sul viso e ti ruba un sorriso
La vecchia stagione che sta per finire
Ti soffia sul cuore e ti ruba l'amore
A mano a mano si scioglie nel pianto
Quel dolce ricordo sbiadito dal tempo
Di quando vivevi con me in una stanza
Non c'erano soldi ma tanta speranza
E a mano a mano mi perdi e ti perdo
E quello che è stato ci sembra più assurdo
Di quando la notte eri sempre più vera
E non come adesso nei sabato sera.
Ma dammi la mano e torna vicino
Può nascere un fiore nel nostro giardino
Che neanche l'inverno potrà mai gelare
Può crescere un fiore da questo mio amore per te
E a mano a mano vedrai che nel tempo
Lì sopra il tuo viso lo stesso sorriso
Che il vento crudele ci aveva rubato
Che torna fedele
L'amore è tornato da te.
sobota, 25. avgust 2001
o1 A LEI (Anna Oxa)
A lei che sa capirti come sei
a lei che non tradì a lei che dice sì
quando vuoi a lei che spazza via
la tua malinconia per me
facendoti l'amore togliendoti il bicchiere lo so.
Tu con lei vola più su vola in alto come sai tu
vecchie cose dentro di me l'ombra di un uomo che assomiglia a te.
Lei che prende, lei che dà lei che vince, lei che ha
lei che ride, lei che c'è tutte le volte che volevi me.
A lei, la tua, la sola grande idea
a lei che aggiusta il cuore a lei che ti fa dire quel che vuoi.
A lei che mi sorride per strada se mi vede ma sì!
A lei che a luci spente confondi nella mente con me.
Dietro lei cammini tu senza lei non vivi più
dillo a lei, lei che non sa com'eri prima di incontrare lei.
Lei che sogna, lei che dà lei che viene, lei che non va
lei che vive, lei che c'è tutte le volte che cercavi me
a lei che non tradì a lei che dice sì
quando vuoi a lei che spazza via
la tua malinconia per me
facendoti l'amore togliendoti il bicchiere lo so.
Tu con lei vola più su vola in alto come sai tu
vecchie cose dentro di me l'ombra di un uomo che assomiglia a te.
Lei che prende, lei che dà lei che vince, lei che ha
lei che ride, lei che c'è tutte le volte che volevi me.
A lei, la tua, la sola grande idea
a lei che aggiusta il cuore a lei che ti fa dire quel che vuoi.
A lei che mi sorride per strada se mi vede ma sì!
A lei che a luci spente confondi nella mente con me.
Dietro lei cammini tu senza lei non vivi più
dillo a lei, lei che non sa com'eri prima di incontrare lei.
Lei che sogna, lei che dà lei che viene, lei che non va
lei che vive, lei che c'è tutte le volte che cercavi me
petek, 24. avgust 2001
95 A HORSE WITH NO NAME (America)
On the first part of the journey,
I was looking at all the life.
There were plants and birds and rocks and things,
There was sand and hills and rings.
The first thing I met, was a fly with a buzz,
And the sky, with no clouds.
The heat was hot, and the ground was dry,
But the air was full of sound.
I've been through the desert on a horse with no name,
It felt good to be out of the rain.
In the desert you can remember your name,
'Cause there ain't no one for to give you no pain.
After two days, in the desert sun,
My skin began to turn red.
After three days, in the desert fun,
I was looking at a river bed.
And the story it told, of a river that flowed,
Made me sad to think it was dead.
After nine days, I let the horse run free,
'Cause the desert had turned to sea.
There were plants and birds, and rocks and things,
There was sand and hills and rings.
The ocean is a desert, with it's life underground,
And a perfect disguise above.
Under the cities lies, a heart made of ground,
But the humans will give no love.
I was looking at all the life.
There were plants and birds and rocks and things,
There was sand and hills and rings.
The first thing I met, was a fly with a buzz,
And the sky, with no clouds.
The heat was hot, and the ground was dry,
But the air was full of sound.
I've been through the desert on a horse with no name,
It felt good to be out of the rain.
In the desert you can remember your name,
'Cause there ain't no one for to give you no pain.
After two days, in the desert sun,
My skin began to turn red.
After three days, in the desert fun,
I was looking at a river bed.
And the story it told, of a river that flowed,
Made me sad to think it was dead.
After nine days, I let the horse run free,
'Cause the desert had turned to sea.
There were plants and birds, and rocks and things,
There was sand and hills and rings.
The ocean is a desert, with it's life underground,
And a perfect disguise above.
Under the cities lies, a heart made of ground,
But the humans will give no love.
četrtek, 23. avgust 2001
o2 A HEART IN NEW YORK (Simon and Garfunkel)
New York, to that tall skyline I come, flyin' in from London to your door
New York, lookin' down on Central Park
Where they say you should not wander after dark
New York, like a scene from all those movies
But you're real enough to me, but there's a heart
A heart that lives in New York
A heart in New York, a rose on the street
I write my song to that city heartbeat
A heart in New York, a love in her eye, an open door and a friend for the night
New York, you got money on your mind
And my words won't make a dime's worth a difference, so here's to you New York
New York, now my plane is touching down
sreda, 22. avgust 2001
o1 A HARD DAY'S NIGHT (Beatles)
It's been a hard day's night, and I'd been working like a dog
It's been a hard day's night, I should be sleeping like a dog
But when I get home to you I find the things that you do
Will make me feel alright
You know I work all day to get you money to buy you things
And it's worth it just to hear you say you're going to give me everything
So why on earth should I moan, cos when I get you alone
You know I feel OK
When I'm home everything seems to be right
When I'm home feeling you holding me tight, tight, yeah
torek, 21. avgust 2001
o1 A CHI (Fausto Leali)
A chi
sorriderò se non a te.
A chi
se tu, tu non sei più qui.
sorriderò se non a te.
A chi
se tu, tu non sei più qui.
Ormai è finita,
è finita, tra di noi.
Ma forse un po' della mia vita
è rimasta negli occhi tuoi.
è finita, tra di noi.
Ma forse un po' della mia vita
è rimasta negli occhi tuoi.
A chi
io parlerò, se non a te.
A chi
racconterò tutti i sogni miei.
io parlerò, se non a te.
A chi
racconterò tutti i sogni miei.
ponedeljek, 20. avgust 2001
o3 'A CANZUNCELLA (Alunni del sole)
Che mm'e 'mparate a fa, che mm'e 'mparate a fa
si doppo tantu tiempo te si scurdata 'e me,
e quanno me guardave, e ie pure te guardave
cull'occhie me studiavo tutt'e mosse ca facive
Si 'nnammurate 'e me ma sienteme chi t'o fa fà
e torna 'n'ata vota 'mbraccio a chillu lla
si 'nnammurate 'e me ma sienteme nun ce pensà
e torna 'n'ata vota addu chillu lla
Che t'aggio ditto a fa, che t'aggio ditto a fa pruvamme 'n'ata vota, pe 'n'ora po' bastà
pe te senti 'e parlà e pe te dicere ca po
nun m'aspettavo niente 'a te cchiú 'e chello ca si stata
Te si spugliata ccà, te si spugliata ccà, si belle e nunno saccio
comme faccie a te guardà, te voglio bene ancora ma se dice po pe ddi e intanto t'accuntento cu chesta canzuncella
nedelja, 19. avgust 2001
o1 A CANA DI GALILEA (Valerio Ciprì)
Cana di Galilea ci sei anche tu Maria
La perla più preziosa per gli sposi.
Nessuno ha visto niente
Ma tu che sai
amare,
hai visto ciò che una madre sa vedere:
non hanno più vino, non hanno più vino!
Oznake:
CANTAUTORI ITALIANI: 100 GEN
sobota, 18. avgust 2001
28 7 e 40 (Lucio Battisti)
Mi sono
informato c'è un treno che parte alle 7 e 40
non hai molto tempo il traffico è lento nell'ora di punta
Ti bastano dieci minuti per giungere a casa, la nostra
la chiave ricorda che è sempre lí, lí sulla finestra
E nel far le valigie ricordati di non scordare
qualche cosa di tuo che a te poi mi faccia pensare
e ora basta non stare più qui
ti rendi conto anche tu
che noi soffriamo di più
ogni istante che passa di più
no non piangere
presto presto vai ...
Da un minuto sei partita e sono solo
sono strano e non capisco cosa c'è
Sui miei occhi da un minuto è sceso un velo
forse è solo suggestione o paura o chissà che
è possibile che abbia fin da ora già bisogno di te
Mi sono informato c'è un volo che parte alle 8 e 50
non ho molto tempo il traffico è lento nell'ora di punta
Mi bastano dieci minuti per giungere a casa, la nostra
la chiave l'hai messa senz'altro lí.. lí sulla finestra
E nel far le valigie stavolta non devo scordare
di mettere un fiore che adesso ti voglio comprare
con l'aereo in un ora son lí
e poi di corsa un tassí
sono certo cosí
quando arrivi col treno mi vedi, non piangere
presto presto vai...
non hai molto tempo il traffico è lento nell'ora di punta
Ti bastano dieci minuti per giungere a casa, la nostra
la chiave ricorda che è sempre lí, lí sulla finestra
E nel far le valigie ricordati di non scordare
qualche cosa di tuo che a te poi mi faccia pensare
e ora basta non stare più qui
ti rendi conto anche tu
che noi soffriamo di più
ogni istante che passa di più
no non piangere
presto presto vai ...
Da un minuto sei partita e sono solo
sono strano e non capisco cosa c'è
Sui miei occhi da un minuto è sceso un velo
forse è solo suggestione o paura o chissà che
è possibile che abbia fin da ora già bisogno di te
Mi sono informato c'è un volo che parte alle 8 e 50
non ho molto tempo il traffico è lento nell'ora di punta
Mi bastano dieci minuti per giungere a casa, la nostra
la chiave l'hai messa senz'altro lí.. lí sulla finestra
E nel far le valigie stavolta non devo scordare
di mettere un fiore che adesso ti voglio comprare
con l'aereo in un ora son lí
e poi di corsa un tassí
sono certo cosí
quando arrivi col treno mi vedi, non piangere
presto presto vai...
petek, 17. avgust 2001
21 4/3/1943 (Lucio Dalla)
Dice che era un bell'uomo e veniva,
veniva dal mare
parlava un'altra lingua,
però sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
l'ora più dolce prima di essere ammazzato
Cosí lei restò sola nella stanza,
la stanza sul porto
con l'unico vestito ogni giorno più corto
e benché non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspettò come un dono d'amore fin dal primo mese
Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna,
le cantò a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita è il ricordo più grosso
è tutto in questo nome
che io mi porto addosso
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù Bambino
četrtek, 16. avgust 2001
o8 29 SETTEMBRE (Equipe 84)
Seduto in quel caffè
io non pensavo a te.
Guardavo il mondo che
girava intorno a me.
Poi d'improvviso lei sorrise
e ancora prima di capire
mi trovai sottobraccio a lei
stretto come se
non ci fosse che lei.
io non pensavo a te.
Guardavo il mondo che
girava intorno a me.
Poi d'improvviso lei sorrise
e ancora prima di capire
mi trovai sottobraccio a lei
stretto come se
non ci fosse che lei.
Vedevo solo lei
e non pensavo a te.
E tutta la città
correva incontro a noi.
Il buio ci trovò vicini
un ristorante e poi
di corsa a ballar sottobraccio a lei
stretto verso casa abbracciato a lei
quasi come se non ci fosse che lei.
e non pensavo a te.
E tutta la città
correva incontro a noi.
Il buio ci trovò vicini
un ristorante e poi
di corsa a ballar sottobraccio a lei
stretto verso casa abbracciato a lei
quasi come se non ci fosse che lei.
sreda, 15. avgust 2001
4o 21 MODI PER DIRTI TI AMO (Antonello Venditti)
21 rose, 21 re, 21 diamanti nella mia mano
21 lune senza te, 21 giorni sull'altopiano
e la ragazza del luna park ha caricato il suo fucile
21 colpi davanti a me, è così facile morire
in nome dell'amore, oh dell'amore
io combatterò, per amore.
21 mondi fra me e te, 21 figli per ogni mano
se avessi un fiume te lo darei
e questa pietra sarebbe grano,
in nome dell'amore, oh dell'amore
io combatterò, sì, per amore.
21 rose, 21 re, 21 ore d'aeroplano
21 lune senza te, 21 modi per dirti ti amo
e la ragazza del luna park ha caricato il tuo fucile
21 colpi su di me, è così facile da dire
in nome dell'amore, oh dell'amore
io lo difenderò sì, questo amore
io combatterò, oh per amore
io lo salverò, sì, questo amore
io mi salverò.
21 lune senza te, 21 giorni sull'altopiano
e la ragazza del luna park ha caricato il suo fucile
21 colpi davanti a me, è così facile morire
in nome dell'amore, oh dell'amore
io combatterò, per amore.
21 mondi fra me e te, 21 figli per ogni mano
se avessi un fiume te lo darei
e questa pietra sarebbe grano,
in nome dell'amore, oh dell'amore
io combatterò, sì, per amore.
21 rose, 21 re, 21 ore d'aeroplano
21 lune senza te, 21 modi per dirti ti amo
e la ragazza del luna park ha caricato il tuo fucile
21 colpi su di me, è così facile da dire
in nome dell'amore, oh dell'amore
io lo difenderò sì, questo amore
io combatterò, oh per amore
io lo salverò, sì, questo amore
io mi salverò.
torek, 14. avgust 2001
17 1983 (Lucio Dalla)
Le dieci del mattino e mi scoppia la testa
come se avessi bevuto una botte di vino
o fossi stato alla mia festa
apro la finestra è ancora buio
butto un urlo per strada ma non risponde nessuno
il mio cuore si è rotto come uno specchio si è rotto
si è rotto quel bellissimo orologio ti ricordi
come lo chiamavi tu
il silenzio continua sono almeno le sette
apro la radio la tele le orecchie
ma nessuno trasmette
la stanza è piena di animali sembrano zanzare
grosse come cani ma almeno i cani non sanno volare
forse qualcuno mi sente qualche vecchio amico mi sente
provo ad urlare così forte
così forte almeno mi sentissi tu
che giorno è che anno è lunedì martedì ma che vita è
da una foto di mia madre comincia a parlare
dice "ti ricordi tuo padre come ci sapeva fare ?"
erano gli anni della guerra tutti col culo per terra
si mangiava coi cani ti ricordi a Bologna che festa
quando arrivarono gli americani
ehi nel '43 la gente partiva, partiva e moriva e non sapeva il perché
ma dopo due anni tutti quanti perfino i fascisti aspettavano
gli americani come a Riccione aspettano i turisti
e proprio te quella notte in piazza sulle spalle di tuo padre sembravi un re
finiti i bombardamenti tutti a farsi i complimenti
erano tristi solo i morti e si mangiavano le mai
non perché erano morti ma perché non si svegliavano domani
ti ricordi quella bruna come era triste perché sapeva di non vedere
i razzi sulla luna - luna
i razzi sulla luna sono un fatto normale se ne vedono tanti
piantati in fila che sembrano alberi di natale
poi spostando il cannocchiale puoi dare un nome alle stelle
puoi giocare con tutto o con niente puoi giocarti anche la pelle
ma qualcosa ci manca e quel qualcosa ci stanca
ci stanca avere tutte queste cose che ci mancano se non le abbiamo più
incontri la gente e si annoia è una congiura
poi li vedi come vivono in fretta forse la noia è soltanto paura
una paura che offende che ogni mattina ci prende
la paura di essere ciccia da contare e che la vita la tua vita
non cambi più
che anno è che giorno è lunedì martedì ma che vita è
dal cielo cade un giornale nessuna novità
tutto sembra normale chi può dire quanto durerà
gira ancora la terra ? chissà si fermerà...
da che parte per la guerra scusi ? giri un poco più in là...
beh ci vediamo domani faccio due salti nel vento se mi sento
domani torno qua, perché
ehi '83 sei lì come uno specchio ci fai sentire diversi nessuno sa perché
né meglio né peggio ma tutti quanti, perfino i più tristi
aspettiamo di svegliarci insieme, di guardarci di toccarci e di guardarci
come non ci fossimo mai visti
e proprio te questa notte in piazza sulle spalle di nessuno sarai un re
niente bombardamenti
come se avessi bevuto una botte di vino
o fossi stato alla mia festa
apro la finestra è ancora buio
butto un urlo per strada ma non risponde nessuno
il mio cuore si è rotto come uno specchio si è rotto
si è rotto quel bellissimo orologio ti ricordi
come lo chiamavi tu
il silenzio continua sono almeno le sette
apro la radio la tele le orecchie
ma nessuno trasmette
la stanza è piena di animali sembrano zanzare
grosse come cani ma almeno i cani non sanno volare
forse qualcuno mi sente qualche vecchio amico mi sente
provo ad urlare così forte
così forte almeno mi sentissi tu
che giorno è che anno è lunedì martedì ma che vita è
da una foto di mia madre comincia a parlare
dice "ti ricordi tuo padre come ci sapeva fare ?"
erano gli anni della guerra tutti col culo per terra
si mangiava coi cani ti ricordi a Bologna che festa
quando arrivarono gli americani
ehi nel '43 la gente partiva, partiva e moriva e non sapeva il perché
ma dopo due anni tutti quanti perfino i fascisti aspettavano
gli americani come a Riccione aspettano i turisti
e proprio te quella notte in piazza sulle spalle di tuo padre sembravi un re
finiti i bombardamenti tutti a farsi i complimenti
erano tristi solo i morti e si mangiavano le mai
non perché erano morti ma perché non si svegliavano domani
ti ricordi quella bruna come era triste perché sapeva di non vedere
i razzi sulla luna - luna
i razzi sulla luna sono un fatto normale se ne vedono tanti
piantati in fila che sembrano alberi di natale
poi spostando il cannocchiale puoi dare un nome alle stelle
puoi giocare con tutto o con niente puoi giocarti anche la pelle
ma qualcosa ci manca e quel qualcosa ci stanca
ci stanca avere tutte queste cose che ci mancano se non le abbiamo più
incontri la gente e si annoia è una congiura
poi li vedi come vivono in fretta forse la noia è soltanto paura
una paura che offende che ogni mattina ci prende
la paura di essere ciccia da contare e che la vita la tua vita
non cambi più
che anno è che giorno è lunedì martedì ma che vita è
dal cielo cade un giornale nessuna novità
tutto sembra normale chi può dire quanto durerà
gira ancora la terra ? chissà si fermerà...
da che parte per la guerra scusi ? giri un poco più in là...
beh ci vediamo domani faccio due salti nel vento se mi sento
domani torno qua, perché
ehi '83 sei lì come uno specchio ci fai sentire diversi nessuno sa perché
né meglio né peggio ma tutti quanti, perfino i più tristi
aspettiamo di svegliarci insieme, di guardarci di toccarci e di guardarci
come non ci fossimo mai visti
e proprio te questa notte in piazza sulle spalle di nessuno sarai un re
niente bombardamenti
ponedeljek, 13. avgust 2001
o2 1950 (Amedeo Minghi)
Come profumi, che gonna
che bella che sei, che gambe !
Che passi sull'asfalto di Roma.
Serenella,
in questo vento di mare, di pini,
nel nostro anno tra la guerra ed il Duemila.
Dal conservatorio all'università,
la bicicletta non va,
e Tu che aspetti me,
con i capelli giù
io li carezzerò,
seduti al nostro caffè..
Serenella..
La radio trasmetterà
la canzone che ho pensato per Te,
e forse attraverserà l'Oceano
lontano da noi:
l'ascolteranno gli Americani che proprio ieri
sono andati via e con le loro camicie a fiori
colorano le nostre vie
ed i nostri giorni di primavera.
Che profumano dei tuoi capelli !!
E dei tuoi occhi così belli
spalancati sul futuro
e chiusi su di me
nel novecentocinquanta...
Amore,
ma come stiamo bene al sole...
Amore
da quest'anno tu,
sarai con me.
E' tondo quest'anno,
che tiro diretto e che
bell'effetto al mio cuore,
Serenella
coi soldi cravatte, vestiti, dei fiori
e una vespa per correre insieme al mare.
Al mare di questa città
alle onde, agli spruzzi
che escono fuori dalle nostre fontane.
E se c'è un pò di vento,
ti bagnerai,
mentre aspetti me
al nostro caffè.
Serenella.
La radio trasmetterà la canzone
che ho pensato per Te,
e forse, attraverserà l'oceano
lontano da noi,
l'ascolteranno gli Americani
che proprio ieri sono andati via,
e con le loro camicie a fiori
che colorano le nostre vie
e i nostri giorni di primavera
che profumano dei tuoi capelli!!
e dei tuoi occhi così belli
spalancati sul futuro
e chiusi su di me,
nel novecentocinquanta...
E ti amo ,
ti amo forte al Sole
questo Sole che sembra vicino.
Serenella
io,
voglio un bambino
nei nostri giorni di primavera
lo penseremo come una canzone
Serenella
ti porto al Sole
Serenella
ti porto al mare...
La radio trasmetterà la canzone
che ho pensato per Te,
e forse attraverserà l'Oceano
lontano da noi
l'ascolteranno gli Americani
che proprio ieri sono andati via,
o Serenella
ti porto al mare,
io,
ti porto via...
che bella che sei, che gambe !
Che passi sull'asfalto di Roma.
Serenella,
in questo vento di mare, di pini,
nel nostro anno tra la guerra ed il Duemila.
Dal conservatorio all'università,
la bicicletta non va,
e Tu che aspetti me,
con i capelli giù
io li carezzerò,
seduti al nostro caffè..
Serenella..
La radio trasmetterà
la canzone che ho pensato per Te,
e forse attraverserà l'Oceano
lontano da noi:
l'ascolteranno gli Americani che proprio ieri
sono andati via e con le loro camicie a fiori
colorano le nostre vie
ed i nostri giorni di primavera.
Che profumano dei tuoi capelli !!
E dei tuoi occhi così belli
spalancati sul futuro
e chiusi su di me
nel novecentocinquanta...
Amore,
ma come stiamo bene al sole...
Amore
da quest'anno tu,
sarai con me.
E' tondo quest'anno,
che tiro diretto e che
bell'effetto al mio cuore,
Serenella
coi soldi cravatte, vestiti, dei fiori
e una vespa per correre insieme al mare.
Al mare di questa città
alle onde, agli spruzzi
che escono fuori dalle nostre fontane.
E se c'è un pò di vento,
ti bagnerai,
mentre aspetti me
al nostro caffè.
Serenella.
La radio trasmetterà la canzone
che ho pensato per Te,
e forse, attraverserà l'oceano
lontano da noi,
l'ascolteranno gli Americani
che proprio ieri sono andati via,
e con le loro camicie a fiori
che colorano le nostre vie
e i nostri giorni di primavera
che profumano dei tuoi capelli!!
e dei tuoi occhi così belli
spalancati sul futuro
e chiusi su di me,
nel novecentocinquanta...
E ti amo ,
ti amo forte al Sole
questo Sole che sembra vicino.
Serenella
io,
voglio un bambino
nei nostri giorni di primavera
lo penseremo come una canzone
Serenella
ti porto al Sole
Serenella
ti porto al mare...
La radio trasmetterà la canzone
che ho pensato per Te,
e forse attraverserà l'Oceano
lontano da noi
l'ascolteranno gli Americani
che proprio ieri sono andati via,
o Serenella
ti porto al mare,
io,
ti porto via...
nedelja, 12. avgust 2001
o9 16/5/74 (Testo: Cheope – Musica: Giuseppe Carella)
La notte se ne va
E siamo ancora qui
Un po' disfatti ma
Randagi e liberi,
Con l'anima che sta
In equilibrio sopra il mondo
La macchina che va
E inarrestabili
Noi sopra la città
Ribelli e zingari
Cercando verità
E un'emozione che ci dia
Tutta l'energia
Per non fermarsi e accelerare
È un mondo che si muove
Ma non sa bene dove
È fatta come me, è la mia generazione
Ed ha le sue parole, per raccontarsi il cuore
Messaggi in codice scritti sopra i muri di città
E ci si incontra poi
Per strada e dentro i bar
Per stare tra di noi
Sentirci liberi
Da questa realtà
Che non sa piu comprendere
Nemmeno la metà
Di tutto quello che hai nel cuore
È un mondo che si muove
In ogni direzione
È fatta come me, è la mia generazione
E ha sempre una canzone per scogliere il dolore
Messaggi in codice dedicati in una notte di città
Gli stessi occhi, lo stesso cuore
Di una generazione fatta come me
La stessa pioggia, lo stesso sole
Tu sai che un'altra come questa no, non c'è
È un'onda di marea, che spezza gli argini
E cerca una risposta dentro sè
E basta quest'idea per riconoscersi
Da un gesto e da uno sguardo che
Da solo parla già di noi.
La stessa rabbia (È un mondo che si muove)
Lo stesso amore (ma non sa bene dove)
Di una generazione (è fatta come me)
Fatta come me (è la mia generazione)
Gli stessi sogni (È un mondo che si muove)
Stesso dolore (in ogni direzione)
Perche sai un'altra (è fatta come me)
Come questa no, non c'è (è la mia generazione)
Gli stessi occhi (È un mondo che si muove)
Lo stesso cuore (ma non sa bene dove)
Di una generazione (è fatta come me)
Fatta come me. (è la mia generazione)
La stessa pioggia, (È un mondo che si muove)
Lo stesso sole, (in ogni direzione)
Tu sai che un' altra (è fatta come me)
Come questa no, non c'è (è la mia generazione)
Non c'è
E siamo ancora qui
Un po' disfatti ma
Randagi e liberi,
Con l'anima che sta
In equilibrio sopra il mondo
La macchina che va
E inarrestabili
Noi sopra la città
Ribelli e zingari
Cercando verità
E un'emozione che ci dia
Tutta l'energia
Per non fermarsi e accelerare
È un mondo che si muove
Ma non sa bene dove
È fatta come me, è la mia generazione
Ed ha le sue parole, per raccontarsi il cuore
Messaggi in codice scritti sopra i muri di città
E ci si incontra poi
Per strada e dentro i bar
Per stare tra di noi
Sentirci liberi
Da questa realtà
Che non sa piu comprendere
Nemmeno la metà
Di tutto quello che hai nel cuore
È un mondo che si muove
In ogni direzione
È fatta come me, è la mia generazione
E ha sempre una canzone per scogliere il dolore
Messaggi in codice dedicati in una notte di città
Gli stessi occhi, lo stesso cuore
Di una generazione fatta come me
La stessa pioggia, lo stesso sole
Tu sai che un'altra come questa no, non c'è
È un'onda di marea, che spezza gli argini
E cerca una risposta dentro sè
E basta quest'idea per riconoscersi
Da un gesto e da uno sguardo che
Da solo parla già di noi.
La stessa rabbia (È un mondo che si muove)
Lo stesso amore (ma non sa bene dove)
Di una generazione (è fatta come me)
Fatta come me (è la mia generazione)
Gli stessi sogni (È un mondo che si muove)
Stesso dolore (in ogni direzione)
Perche sai un'altra (è fatta come me)
Come questa no, non c'è (è la mia generazione)
Gli stessi occhi (È un mondo che si muove)
Lo stesso cuore (ma non sa bene dove)
Di una generazione (è fatta come me)
Fatta come me. (è la mia generazione)
La stessa pioggia, (È un mondo che si muove)
Lo stesso sole, (in ogni direzione)
Tu sai che un' altra (è fatta come me)
Come questa no, non c'è (è la mia generazione)
Non c'è
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