Strani

četrtek, 21. februar 2002

o3 BASTAVA (Pausini-Agliardi / Agliardi-Pelan)




Un sorriso di ritorno
per rispondere a un sorriso
bastava
Uno spazio condiviso
ma nessun altare d’oro
bastava
Nella stanza di un albergo d’europa
si potrebbe andare avanti a parlare o si gioca
O scambiamoci uno schiaffo di pace
vince il primo che si arrende e si offende e lo dice
Come ci siamo arrivati
a volerci così tanto male? non so
come ci siamo permessi
di dirci che ognuno fa quello che può?
Una camminata in centro in un pomeriggio bianco
bastava
Prevedere il tuo fastidio
fare i conti sopra l’odio
bastava
Fare a meno delle buone maniere
che confondono e rubano spazio e spessore
e buttarci sotto l’acqua gelata
e accettare che davvero è acqua passata…
Come ci siamo ridotti, io e te…
come ci siamo permessi
di dirci che ognuno fa il meglio per sé?
Bastava
dire tutto anche se è poco
quello che capisci dopo
bastava
masticare le parole
rimanere in verticale
bastava
Questa notte mi apre gli occhi e ci guarda
vede povere carezze di guerra
questa notte mi apre gli occhi e ci guarda
vede lacrime d’argento cadere per terra
Bastava
che fa quello che può
bastava… bastava… bastava
hey eh… bastava
bastava… bastava
ricordati quando bastava
bastava… bastava… bastava

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