Strani

ponedeljek, 3. februar 2003

95 ED ERI TU (Valerio Ciprì)

La giornata mi era andata storta
Poi qualcuno venne alla mia porta
Ed eri Tu! Ed eri Tu!
Coi capelli  di colore rame
Con quegli occhi spenti per la fame
Ed eri tu! Ed eri Tu!
Col sorriso soffocato in gola
Senza un cenno, senza una parola
Con le rughe di lunghe  fatiche
Che solo il tempo sa cancellare
Alla porta della mia casa
Ora c’eri tu!
Fuori un vento  che mette paura
Dentro caldo  fra le quattro mura
Entravi  tu! Entravi tu!
In  silenzio prendo la tua mano
E ti porto dentro piano piano
Sorridi tu! Sorridi tu!
Non conosco ancora il tuo nome
Non ti chiedo chi, da dove e come
Non mi importa, no del tuo passato
Cosa sei stato, cosa hai vissuto
So soltanto che alla mia porta
Ora ci sei tu!
Hai fermato il tempo
Hai dato luce ad ogni cosa
Perché in te, straniero
E’ Dio che entra in questa casa.
La mia casa è ora la tua casa,
Tutto il mio, ti apparterrà.
E non importa qual’è la tua patria
Il tuo colore, né la tua età.
In silenzio come sei venuto
In silenzio te ne sei andato
Non ci sei più! Non ci sei più!
Come l’attimo che corre lento
E come l’attimo che sembra un lampo
Non  ci sei più! Ed eri tu!
Ma  nel cuore c’è una gioia immensa
E’ rimasta  in me la tua presenza
In un  tempo che non ha più tempo
Rimane  impressa dentro di me!
E nel mio cuore ora c’è più amore,
perché eri tu!

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