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sreda, 15. januar 2003

92 E PACE SIA (Valerio Ciprì)

E pace sia
là dove il pianto ha irrigato i campi,
dove la mente vive di rimpianti,
dove l’inverno non sboccia in primavera
e il giorno resta buio
come la sera.
E pace sia
là dove il cielo brucia come il fuoco,
dove nei sogni dei bambini non c’è il gioco,
dove si è infranta la campana della chiesa,
ma la forza di sperare
non si è arresa.
Padre dell’umanità,
tu che un giorno hai detto:
“La luce sia!”
e  la luce fu,
dillo anche oggi:
“La pace sia!”
e pace sarà!
E pace sarà
Sopra i mari insanguinati
Sopra i monti devastati
Nel silenzio delle ombre
Sopra l’urlo delle bombe
Sulle lacrime innocenti
Nelle mani dei violenti
Nella mente dei potenti
Dentro il cuore delle genti
Nei deserti dell’amore
Pace sarà!
E suonerà ancora a festa la campana,
dalla tempesta spunterà un’alba chiara,
ed ogni strada sarà un canto di bambini,
il fuoco nei camini
brucerà!
Pace sarà!
E svanirà ogni impronta della guerra,
scomparirà anche il suo nome dalla terra.
E dall’amore nascerà un mondo nuovo:
la casa di una sola umanità.
Dillo anche oggi:
“La pace sia!”,
e pace sarà!
Pace sarà!

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