Strani

sobota, 19. oktober 2002

17 DAVANTI A UN CUOR SENZA PACE

Davanti ad un cuor senza pace
tra pene, tormenti, dolore,
mi fermo
il creato si tace
rivedo il tuo volto, Signore.
La chiusa tristissima vita,
incredula d’esser capita,
incerta,
pian piano si sgela,
ma poi si rinserra smarrita.
Più duro, più triste, più amaro
risulta ad un cuor torturato
sperare,
per poi ripiombare
nel buio di prima imbuiato.
Ma lenta riprende ed affiora,
si scioglie, si apre prudente,
rispera, ripalpita allora
la tenera vita nascente.
Con l’anima chiusa in Maria,
rivedo la vita fiorire,
ringrazio di cuore il mio Dio
per chi non sa ancor capir.




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