Strani

sreda, 12. november 2003

139 IL SOGNO DOV'È (Gen)



S’accende la città con fari colorati
sembra che le stelle siano più vicine
Luce si confonde con vapori grigi
quanto fanno male ai miei occhi
Passi di danza sull’asfalto nero
alberi dipinti su uno sfondo spento
Gabbie di cristallo fieri grattacieli
cemento e metallo ci fanno da scenario
A leggere il giornale si diventa matti
i missili in casa . Non ti fa paura?
Poi pensieri rassegnati  nudi sentimenti
La gente che cammina
ma questa storia frena i passi miei
Ma il sogno dov’è
Annegato nell’acido soffocato denaro
No nostro sogno non è morto
perché siamo vivi, vivi.
Tu lo sai che il sogno non è fomu
tu lo sai che il sogno non vento
Ancora io spero per un mondo diverso
La vita batte al tempo di un motore
ma nel mio cuore la speranza cresce
che questa mia storia può ancora cambiare
Lottare e sperare
per un mondo diverso
e volare libero
C’è un altro giorno ma ancora tu non sai
davanti a te che cosa troverai
Ti senti straniero al tuo io profondo
Pensa domani tutto potrà cambiare
un mondo nuovo possiamo realizzare
e non più viaggiare
solo sopra le nuvole

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