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ponedeljek, 30. avgust 2004

52 LE LITANIE DEL VINO (Canto popolare italiano)



Dal vino con acqua
libera nos Domine

Dalla peronospera della vite
libera nos Domine

Dalla tempesta sull'uva
libera nos domine

Perché venga molta uva
te rogamus audi nos.
Nel continente nero
parapon zopon zipon

vi è molto vino nero
parapon zopon zipon

nacque il salmo dei nostri santi
che bevevan tutti quanti…
daghe da be' biondina
daghe da be' biondà!
Adamo ed Eva nel peccato…
eran sotto un pergolato…
per un grappolo rubato
il buon Abele fu ammazzato…
Era scritto nel Vangelo…
“chi non beve non va in cielo”…
era scritto nel Vangelo
“chi non beve non va in cielo”…
E lo disse il Padre eterno…
"chi non beve va all'inferno"…
ed il pargolo divino
si gustava il suo grappino…
Profetò sant'Isaia…
che il vin bon fa l'allegria…
quanto più vin si scolava
tanto più David cantava…
San Luigi da bambino…
niente latte solo vino…
e la santa Caterina
meditava giù in cantina…
Ed il santo Salvatore…
beve solo al distributore…
e la santa Rosalina
si ubriacò di molta china…
Sant'Ignazio di Loyola…
si sbronzò di coca-cola…
san Giovanni un po' più mite
beve solo acquavite…
Ricordiamo sant'Ermanno…
che beveva tutto l'anno…
ed il bravo san Donato
che beveva tutto d'un fiato…
Sant'Ambrogio da Milano…
predicava col fiasco in mano…
convertì sant'Agostino
con un sol bicchier di vino…
Agostino gran dottore…
s'attaccò al distributore…
ed il vino a santa Vera
arrivava in petroliera…
San Francesco su alla Verna…
ne teneva una cisterna…
sant'Alberto che era Magno
ci faceva pure il bagno…
Lo dice anche san Piero…
che il buon vino à quello nero…
san Filippo uomo astuto
lo beveva con l'imbuto…
Ed il grande san Leone…
passeggiava col bottiglione…
e san Bonaventura
sempre fiaschi alla cintura…
Con Giovanni Crisostomo…
l'osteria dieventa un duomo…
san Giovanni Calassanzio
ne beveva a crepapanzio…
San Giovanni Damasceno…
lui faceva sempre il pieno…
ed in cielo tutti i santi
bevon solo vino Chianti…
Ed il santo Giacomino…
beve solo un gocciolino…
ed il povero san Tito
che nel ber si morse un dito…
E la Santa Sinforosa…
bevve vino senza posa…
e la Santa Berenice
beve molto e non lo dice…
Predicava san Modesto…
"beve ben chi beve lesto"…
ed invece san Biagio
"beve ben chi beve adagio"…
Predicava San Camillo…
"non è male essere brillo"…
nella messa i santi vecchi
come ampolle usavan secchi…
A ogni ora San Severo…
bevve vino e vino nero…
si racconta che una notte
ne scolò quasi una botte…
Lo trovarono al mattino…
ubriaco dentro a un tino…
lo portarono sul letto
quasi morto poveretto…
Si svegliò sul mezzogiorno…
e in cantina fe' ritorno…
anche prima di morire
chiese vin per digerire…
Ricordiam sant’Anacleto…
che morì dietro a un vigneto…
ricordiam San Nicolò
che nel vino s'annegò…
Pel deserto son partiti…
Sant'Antonio e gli eremiti…
han riempito di vinello
fin le gobbe del cammello…
Ed il vescovo ed il clero…
bevon solo vin sincero…
ed in ciel ogni angioletto
beve vino e vino schietto…
Anche il diavolo all'inferno…
se ne beve uno squanterno…
ed insieme ai condannati
fa baldoria col Frascati…
Tutti i frati della trappa…
niente vino, solo grappa…
con 'na botte di Barbera
si ritirano in preghiera…
Ogni suora di clausura…
port il fiascho alla cintura…
e le loro superiore
sono sbronze a tutte l'ore.
… tra i canti…
vuol le litanie dei santi…
ma tra i "santi" è poi palese
preferisce il San Giovese.

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