Strani

petek, 5. april 2002

o4 BUGIARDO E INCOSCIENTE (Mina)



Tu dormi e io sono qui
da quando non lo so,
so che affondo così
dentro l'odio che ho.
A tratti sentirei
di svegliarti ma poi
ci penso e dico no,
ora è meglio di no.
Ti guardo mentre sei
abbandonato lì,
odio tutto di te
ormai è così
e te lo griderò
e tu saprai il perché
non c'è niente fin qui
che salverei di te.
Certo visto così
da vicino
c'è il sonno che ti da
un'aria da bambino,
certo visto così
da vicino vicino
che bambino che sei.
Guardo gli occhi che hai
e le ciglia che hai
le ciglia lunghe in cui
imprigionavi me.
Bugiardo più che mai,
più incosciente che mai,
che tristezza però
un amore con te.
E ti odio di più
perché alle altre tu
tu non hai dato mai
i giorni tristi e bui.
Quelle certo che no,
non correvano qui
a consolare te,
ma io stupida sì.
E a vederti così
da vicino vicino
c'è il sonno che ti dà
un'aria da bambino
Io ti odio e fra un pò
quando ti sveglierai
basta,
non tacerò
tanto è inutile ormai
e sceglierò per te
quelle parole che
fanno male di più
vanno in fondo di più.
Me ne vado, dirò,
ma un rimpianto ce l'ho
avere amato te
senza un vero perché,
non so cosa darei
per non dovere mai
pensare che son stata insieme a te. 

E a vederti così
da vicino vicino
che bambino che sei.
Ti muovi e so già che
un sospiro farai,
la testa girerai
i pugni allargherai
e tra un secondo tu
la bocca schiuderai
e quasi sveglio poi
il mio nome dirai.
Ecco guarda son qui
mi chino su di te
ma questa volta no,
non cederò perché
è quasi dolce sai
poter gridare che
nessuno al mondo mai
ti odierà più di me,
sto per farlo però
ti svegli e al tuo richiamo
rispondo sono qui
amore mio ti amo
sto per farlo però 






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