Strani

sreda, 19. maj 2004

o3 LA MIA BANDA SUONA IL ROCK (Ivano Fossati)









La mia banda suona il rock
e tutto il resto all'occorrenza
sappiamo bene che da noi
fare tutto è un'esigenza.
È un rock bambino
soltanto un po' latino
una musica che è speranza
una musica che è pazienza.
È come un treno che è passato
con un carico di frutti
eravamo alla stazione, sì
ma dormivamo tutti.
E la mia banda suona il rock
per chi l'ha visto e per chi non c'era
e per chi quel giorno lì
inseguiva una sua chimera.
Oh, non svegliatevi
oh, non ancora
e non fermateci
no no oh, per favore no.
La mia banda suona il rock
e cambia faccia all'occorrenza
da quando il trasformismo
è diventato un'esigenza.
Ci vedrete in crinoline
come brutte ballerine
ci vedrete danzare
come giovani zanzare.
Ci vedrete alla frontiera
con la macchina bloccata
ma lui ce l'avrà fatta
la musica è passata
È un rock bambino
soltanto un po' latino
viaggia senza passaporto
e noi dietro col fiato corto.
Lui ti penetra nei muri
ti fa breccia nella porta
ma in fondo viene a dirti
che la tua anima non è morta.
E non svegliatevi
oh, non ancora
e non fermateci
no no, per favore no.
La mia banda suona il rock
ed è un'eterna partenza
viaggia bene ad onde medie
e a modulazione di frequenza.
È un rock bambino
soltanto un po' latino
una musica che è speranza
una musica che è pazienza.
È come un treno che è passato
con un carico di frutti
eravamo alla stazione, sì
ma dormivamo tutti.
E la mia banda suona il rock
per chi l'ha visto e per chi non c'era
e per chi quel giorno lì
inseguiva una sua chimera.
Oh, non svegliatevi
oh, non ancora
e non fermateci
no no no ah, per favore no. 






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