Strani

nedelja, 27. junij 2004

13 LA SIGNORA (Lucio Dalla)

 

La signora è in lacrime si ferma  ad ascoltare
 attraversa, si blocca a metà della strada 
colpo di vento la fa continuare
La signora quando tace sembra una volpe
va al cinema da sola ma ha paura ad entrare
la signora ha molti figli, molti figli da educare
 qualcuno la va a trovare ma tanti
li lascia per strada senza mangiare
La signora non ha padre, è figlia
di un figlio di un terremoto, di uno sbadiglio
la signora la mattina sta male si sente svenire
il pomeriggio sparisce ma la notte, la notte viene a cercare
 è un amore sbocciato
non può continuare come un cane
in una stanza d'albergo mi sento solo
provo a fare tutto quanto in orario
ma mi accorgo che è un gioco, stan giocando alla radio 
e al telefono quancuno mi uccide poco a poco
La signora è mio padre e mia madre quando alza la voce
è una mano coi guanti quando spegne la luce
è una montagna di carta in un ufficio postale 
è un amico diventato nemico che mi ruba la voce
La signora è una fila di macchine
da qui fino al mare
la signora ci stampa il giornale
e ce lo fa comperare
la signora ha tanti nomi tanti nomi
cosi da nascondersi e non farsi trovare
ma ogni tanto si veste di luce e bandiere
per farsi notare



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