Strani

nedelja, 15. avgust 2004

1o L'ARTIGIANO (Adriano Celentano)



“Chi non paga le lasse è ingiusto
questo dice la società
ora pero’ che son giusto
sono senza una lira.
Ma c’è stato forse un errore
si ma c’è stato forse un errore
non volevan farmi del male no
si c’è stato forse un errore
il ministro del soldi degli altri
ora stà parlando in t.v.
dice che ancora non basta
bisogna pagare di più.
C’è senz’altra un piccolo errore
c’è senz’altra un piccolo errore
anche lor lalvolta sbagliano
c’è senz’altra un piccolo errore.
Ma non….. passo più ascoltare
questo drammatico show
del caro ministro
devo spegnere la t.v.
La mia moglie vuoi mangiare,
e su questo vecchia televisore
devo subito apparecchiare
neanche il tavolo m’han lascialo.
Ero l’ultimo degli artigiani
e nessuno meglio di me
scolpiva nel legno
l’arte del lavoro che ormai
è un mestiere che stà morendo,
il lavoro è un’arte che stà morendo
nella tomba con sè si porta dietro
oh! anche il futuro del giovani
del giovani del giovani del giovani del giovani
Ma ora, che la mia mente è ferma
perchè creare più non potrò
sento scoppiare in festa
un vuoto che marire mi fa.
Soltanto l’ago mi può salvare
da quella noia che sta uccidendomi
perchè più niente si fa con arte
anche l’amore si fa in serie, armai.
Perchè il nostro capo di stato
a noi italiani lui non dà
un po’ di fiducia
“miei cari italiani” direi
“voi non siete più obbligati
a pagare le vostre tasse
pagherete soltanto quello che
voi pensate sia giusto darci”
“Ma state attenti che il nostro paese
senza il vostro aiuto non può
andare avanti”
questo agli italiani direi
e sono certo che gill italiani
diventerebbero più compatti
e quella sventola della lira
in poco tempo fra le monete
diventerebbero lei la regina.
la regina la regina la regina la regina




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