Strani

sobota, 3. julij 2004

11 LA STORIA DI SERAFINO (Adriano Celentano)


Perché continuano a costruire le case
e non lasciano l'erba.
Eh no!
se andiamo avanti così,
chissà come si farà! chissà!
E così la seconda storia
che vi voglio raccontare,
è quella del pastore Serafino!
al mondo antico, chiuso nel suo cuore,
la gente del duemila ormai non crede più!
Con le pecore e un cane fedele,
tre amici sempre pronti, nei pascoli sui monti,
a una spanna dal "regno dei cieli"
viveva felice così!
oh Serafino...
difendi, difendi la tua libertà!
la libertà!
quel giovane pastore
piaceva alle ragazze
perché negli occhi aveva avventura!
E quando prese in pugno la fortuna
e un gruzzolo di soldi per caso ereditò.
si fece una grande festa
da fare girar la testa!
scoppiarono i mortaretti,
si fecero dei banchetti!
Per tutti ci fu un sorriso,
che giorni di paradiso
per il pastore ricco Serafino!
regalò qualche cosa agli amici,
che gioia nel paese
per quelle pazza spese.
Uno scialle, una radio, un coltello
e una macchina rossa per se!
oh Serafino...
le donne, le donne ti dicono di sì.
Beato te!
"tiero, tiero, tiero, tiero,
tierà, tierà, tierà".
Lui spinge la macchina
che in un burrone va
e scoppierà!
dopo i giorni dell'allegria
amaro resta il vino...
si trova in tribunale Serafino!
I suoi nemici per prendere i suoi soldi
lo fan passar per matto
e lui che fa!
Si riprende le pecore e il cane,
gli amici sempre pronti
e torna là sui monti,
nella casa più grande del mondo
che soffitto e pareti non ha!
oh Serafino...
difendi, difendi la tua libertà!
la libertà! 
ti voglio bene pastore Serafino!
Un uomo con il cuore da bambino!
e libero come aria
purissima del mattino
per vivere là sui monti,
ritorna Serafino! 





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